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18/01/2002

ENERGIA EOLICA , OTTAVIANI: "SIAMO A BUON PUNTO SULLE LINEE GUIDA DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALE"

Lo sfruttamento del vento come risorsa energetica alternativa in una regione certamente non autosufficiente dal punto di vista della produzione di energia elettrica, è uno degli obiettivi che la Regione Marche si è data per una politica energetica -ambientale sostenibile. Una delle questioni da affrontare nella realizzazione di impianti eolici, proprio per la particolare tipologia delle installazioni è la valutazione di impatto ambientale (VIA). “Ma – assicura l’assessore all’Ambiente, Roberto Ottaviani – siamo a buon punto. Non solo perché è pronta una bozza di legge regionale sulla valutazione di impatto ambientale, ma perché il lavoro sull’eolico svolto dal gruppo tecnico istituito dalla Regione, è il primo in Italia per organicità e approfondimento con cui affronta la tematica. Infatti, il ministero dell’Ambiente, che in una recente riunione ha esaminato lo studio dell’assessorato regionale alla Tutela e risanamento ambientale, ha chiesto alle Marche di far parte di un comitato ristretto (insieme alla Campania e all’Abruzzo) per elaborare un documento sulle linee guida, che dia indicazioni omogenee alle regioni per la verifica delle compatibilità ambientali. “ All’assessorato sono già pervenute alcune richieste di autorizzazione allo sfruttamento di energia eolica e riguardano soprattutto le zone montane del Maceratese. “Non vi è dubbio che nella nostra regione- ha proseguito Ottaviani- la valutazione di impatto ambientale assume una notevole rilevanza, poiché deve contemperare l’esigenza dello sfruttamento di fonti di energia alternativa con la necessità di non provocare squilibri irreversibili del sistema paesaggistico e naturalistico, né compromettere il valore dell’immagine di una regione che punta a fare del turismo una delle voci più importanti della sua economia.” “Siamo già in grado quindi – ha concluso Ottaviani- di disporre di utili indicazioni, condivise anche dal Servizio Inquinamento Atmosferico e rischi industriali del Ministero, per procedere ad una definizione concertata delle linee guida, anche con i sindaci dei comuni interessati.“ (ad’e)