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15/01/2002

Riassetto della sanità marchigiana - LA GIUNTA RICONFERMA GLI OBIETTIVI DI RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA SENZA TOCCARE I SERVIZI E I PRESIDI SUL TERRITORIO

L''assessore alla sanità, Augusto Melappioni, ha svolto una relazione nel corso della riunione della giunta regionale per fare il punto della situazione sull’aspetto finanziario e su quello della programmazione dei posti letto. L’aver concordato il budget con ogni singola azienda, locale ed ospedaliera, - ha ribadito l’assessore – significa aver realizzato un punto fondamentale del programma che il governo regionale e la sua maggioranza si sono proposti. I Direttori sanno che le assegnazioni costituiscono vincoli stringenti da rispettare, perché dal raggiungimento di questo obiettivo dipende il contenimento della spesa e, in prospettiva, l’azzeramento del deficit. Le disponibilità su cui si sono impegnati i direttori non sono frutto di un calcolo aritmetico, ma di criteri ragionati che hanno programmato risorse finanziarie sulla base di scelte politiche mirate. L’aumento della spesa di circa il 2,5% non è stato pertanto spalmato su tutte le aziende, ma ha privilegiato le strutture che debbono ancora coprire servizi strategici e le aree della regione che hanno una spesa storica inferiore proprio per la carenza di presidi e prestazioni. Ad esempio abbiamo accolto le richieste per la rianimazione e l’emergenza considerandole funzioni strategiche.” Sui posti letto, Melappioni ha ribadito che si tratta di un percorso che richiede ancora tempo perché prima ci sarà la valutazione delle osservazioni tecniche avanzate dai direttori e delle proposte della conferenze dei sindaci e delle altre assemblee rappresentative e solo dopo aver chiaro il quadro si passerà a configurare uno schema più mirato. Il cammino si concluderà in Consiglio regionale alla fine di marzo. “Non vogliamo imporre nulla – ha affermato D’Ambrosio, ma convincere tutti i nostri interlocutori, politici e non, che i vincoli delle risorse disponibili (la quota assegnata alle Marche del Fondo sanitario nazionale) e dei posti letto sono limiti e decisioni che sono stati fissati dal governo centrale e a quelli possiamo solo uniformarci. Per il 2002 la quota assegnata alle Marche dal Fondo nazionale è di 2 miliardi, 70 milioni, 475 mila, 708 euro (4009 miliardi di lire) e se riusciremo a contenere l’aumento della spesa entro il 2,5%, il deficit scenderà già al prossimo anno a 160 miliardi. Per i posti letto vorrei invitare tutti a non enfatizzare oltre un certo limite il significato di questa operazione. Il cittadino comune deve stare tranquillo perché gli ospedali continueranno a ricoverare tutti quelli che ne avranno bisogno. Programmare meno posti è un’esigenza che nasce dall’obiettivo, da un lato di migliorare la prevenzione e dall’altro di prendere atto che il progresso della scienza medica permette di eseguire in poche ore ed in strutture giornaliere quello che prima veniva praticato con molti giorni di degenza. E’ solo un modello organizzativo e scientifico che cambia, senza la sottrazione di alcun servizio, che anzi viene offerto in maniera più innovativa e sicura e con una qualità forse migliore e senz’altro – cosa che non è poco – meno costosa.”