Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
04/12/2001

TRASPORTO PUBBLICO - SERVIZI A CHIAMATA E AREE ATTREZZATE CON L'OBIETTIVO 2 - CIRCA 15 MILIARDI.

Razionalizzare il sistema dei trasporti pubblici, prevedendo un utilizzo più funzionale di quelli, che ci sono e attrezzando le aree di sosta, dove si incontrano modalità diverse di trasporto. Una opportunità che trova finanziamenti con l’Obiettivo 2, per il periodo 2000-2006, i cui bandi di accesso stanno per essere approvati. L’assessore Luciano Agostini ha introdotto così, l’incontro con i rappresentanti degli enti locali e gli operatori, che hanno maturato esperienze in questo settore. Infatti, la Regione, con altri canali di finanziamento, ha già reso possibili alcuni progetti che sono stati illustrati, proprio con lo scopo di “orientare” le richieste degli enti locali, che ricadono nel territorio previsto dall’intervento comunitario e possono quindi beneficiare dei finanziamenti pubblici. Sono circa 7 miliardi per i cosiddetti “servizi a chiamata” e oltre 8 miliardi per le aree attrezzate: gli enti locali concorrono alla spesa per il 15% nel primo caso e, per il 40%, nel secondo. Con il primo si tende a utilizzare appieno quello che è già un servizio pubblico, il trasporto degli studenti a scuola, ad esempio, finanziando un parco macchine adeguato per consentire un servizio aggiuntivo, appunto “a chiamata”. In pratica, nelle fasce di non utilizzo dei mezzi, questi vengono messi a disposizione dei cittadini, che ne facciano richiesta e che si trovano nelle vicinanze del percorso programmato: l’esperienza dell’AMI (Azienda mobilità Integrata di Pesaro-Urbino) dimostra che il servizio è raddoppiato, passando da 26 a 50 chilometri giornalieri. Il cittadino deve solo “prenotare” la richiesta, ci penserà poi un apposito programma software a conciliare le diverse prenotazioni. Un meccanismo, che consente di andare incontro a esigenze specifiche, quasi “porta a porta”, con il vantaggio di ridurre il ricorso al mezzo privato, offrendo un servizio pubblico soddisfacente. L’altro intervento, consente di dotare le aree, dove si incontrano mezzi di trasporto diversi di tutte quelle strutture che consentono una sosta più agevole, come pensiline o altri servizi: su questi sono intervenuti progettisti che hanno realizzato “i nodi di scambio” in alcune zone della regione, come Senigallia, Porto San Elpidio, Recanati, S. Benedetto del Tronto, Montecalvo in Foglia, Sant’Angelo in Lizzola. (e.r.)