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23/11/2001

OBIETTIVO 2 - CONFERMA PER IL COMPLEMENTO DI PROGRAMMAZIONE - PRESTO I BANDI

Con la “conferma”, da parte del Comitato di Sorveglianza, del Complemento di Programmazione relativo al DOCUP Obiettivo 2, si è conclusa la fase procedurale e si può finalmente passare alla stesura dei Bandi, per attivare le Misure previste dal Programma comunitario. Le Marche arrivano quarte a questo appuntamento, dopo Piemonte, Liguria e Trento, mentre altre grandi Regioni - Lombardia e Veneto - non si sono ancora messe in regola. Comprensibile quindi la soddisfazione dell’assessore alle politiche Comunitarie Carmela Mattei e del rappresentante della Commissione europea, dott.ssa Cecilia Campogrande, che ha detto che occorre “far presto” per evitare di perdere i finanziamenti: se non si rispettano “due paletti”, si rischia, infatti, di doverli restituire. Il primo è l’anticipo del 7%, già in fase di erogazione, che va speso entro 18 mesi. Inoltre, entro il 2003, bisogna spendere e rendicontare l’intera annualità del 2001. Un meccanismo di tutela e vigilanza da parte dell’UE, che ha un bilancio ridotto e che dovrà aiutare i Paesi che entreranno nell’Unione. Se le Regioni italiane – ha ribadito la Campogrande – “sapranno spendere e lo faranno bene, ci potrà essere qualche speranza per finanziamenti dopo il 2006.” Il rappresentante della Comunità ha poi chiarito due questioni, che hanno interessato il dibattito politico nella nostra regione: netta suddivisione di ruoli tra il momento politico e quello gestionale e l’inserimento del settore agricolo tra quelli finanziabili dall’Obiettivo 2. Quanto alla prima, non c’è dubbio che spetti al Consiglio regionale la definizione delle linee di indirizzo, ma l’intera fase della “gestione” non può che riguardare il solo esecutivo, per assicurare snellezza procedurale e celerità nei tempi. Sull’agricoltura la risposta è semplice: ci sono tre fondi comunitari (FEOGA, Fondo Sociale, FERS) e il fondo con cui si finanzia l’agricoltura è il FEOGA – che infatti ha interessato il Piano di Sviluppo Rurale - e non il FERS, che finanzia l’Obiettivo2. Qualora ci dovesse essere, da parte di qualche Regione, “confusione di fondi”, questo sarebbe corretto in sede comunitaria. “Vorrei invitare chi sostiene – ha detto la Campogrande – che con l’Obiettivo 2, si sono finanziati interventi in agricoltura, a dimostrarlo.” Obiettivo 2 Riguarda alcuni territori che evidenziano difficoltà in termini di sviluppo industriale o ritardi in particolari ambiti e riguarda il periodo di programmazione fino al 2006, come gli altri due interventi di Agenda 2000 – il PSR (Piano di Sviluppo Rurale) e Obiettivo 3 – operativi da tempo. Le risorse pubbliche attivate per l’Obiettivo 2 ammontano a 485 miliardi di lire che, aggiunte a quelle private, salgono a 613 miliardi. Gli interventi settoriali e trasversali fanno capo a quattro assi prioritari, a loro volta articolati in 16 misure. - SVILUPPO E RAFFORZAMENTO DEL SISTEMA PRODUTTIVO Copre il 46% delle risorse – prevede, sia incentivi diretti alle imprese industriali e artigiane per investimenti innovativi, sia interventi su quei “servizi”, che contribuiscono ad aumentare la competitività dell’intero sistema: strumenti finanziari, dotazione di infrastrutture e aree attrezzate. - RETE ECOLOGICA E RIQUALIFICAZIONE TERRITORIALE Riguarda poco più del 26% del totale e si pone l’obiettivo di assicurare uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente, con un’attenzione particolare alla risorsa-acqua, al problema-rifiuti, al sostegno delle aree protette e al miglioramento e riorganizzazione dei trasporti. - DIVERSIFICAZIONE ECONOMICA E VALORIZZAZIONE DELLE POTENZIALITA’ LOCALI Un altro 26% delle risorse è finalizzato a promuovere la diversificazione delle attività economiche dell’area, puntando su turismo e commercio, sulla valorizzazione del patrimonio storico e sulla rete dei servizi socio-assistenziali. - ASSISTENZA TECNICA, che prevede misure di accompagnamento per garantire la riuscita del Programma. Le procedure seguite Dopo una primissima fase, in cui si sono definite le aree che potevano ottenere i finanziamenti, secondo i criteri fissati dall’UE, si è passati all’elaborazione del Documento di Programmazione (DOCUP), che ha fissato le linee di indirizzo. Il DOCUP è stato approvato dal Consiglio regionale nel novembre dell’anno scorso e, dalla Commissione Europea, poco più di un mese fa, il 16 ottobre. Si è quindi passati all’elaborazione del Complemento di Programmazione, che altro non è che lo strumento applicativo di quelle linee di indirizzo. Il Complemento di Programmazione è stato esaminato dalla III e VI Commissione consiliare e, successivamente, è stato oggetto di un dibattito in una recente seduta del Consiglio, sulla base di “una comunicazione della giunta”. L’assessore Mattei ha sottolineato come l’intera procedura abbia coinvolto il territorio e il suo assetto economico-sociale, sia con specifiche riunioni decentrate, che della Conferenza delle autonomie e del Comitato economico e sociale. (e.r.)