Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
07/11/2001

FARMACI GENERICI, PARTONO I NUOVI RIMBORSI

In farmacia con un occhio rivolto all’etichetta dei medicinali e un altro ai conti pubblici. Da oggi, mercoledì 7 novembre, scattano nelle Marche i nuovi meccanismi di rimborso delle medicine di uguale composizione. La Giunta regionale ha individuato il prezzo più basso dei farmaci generici disponibili, cioè quelli non più coperti da brevetto. Il loro importo serve per calcolare gli indennizzi dei farmacisti e i costi, eventuali, a carico dei cittadini. Una novità prevista dalla legge finanziaria 2001. Doveva decorrere dal 1° luglio. Il Governo ne ha differito l’entrata in vigore a settembre e poi a novembre. A partire da oggi, dunque, il Servizio sanitario regionale rimborsa al farmacista le medicine di uguale composizione (in principi attivi, forma farmaceutica, modalità di somministrazione…), riconoscendo il prezzo più basso del farmaco generico disponibile. La quota superiore resta a carico dell’assistito, se richiede un medicinale coperto da brevetto. L’elenco stilato comprende 65 confezioni di medicinali. “Le Regioni dovevano emanare le direttive per applicare la nuova norma – afferma l’assessore regionale alla Sanità, Augusto Melappioni – Insieme alla Federfarma Marche sono state verificate le disponibilità dei medicinali generici nel circuito distributivo regionale. Sulla base degli accertamenti effettuati, è stata definita la lista dei principi attivi, con l’indicazione dei prezzi massimi rimborsabili alle farmacie convenzionate”. Il meccanismo introdotto responsabilizza farmacisti e cittadini. Il prezzo rimborsato corrisponde a quello del farmaco generico disponibile. Il farmacista, dopo aver informato l’assistito sulla sostituibilità del medicinale, è tenuto a fornire il farmaco generico con il prezzo più basso tra quelli disponibili. Se il farmaco generico non è disponibile, deve consegnare la specialità con un prezzo inferiore o uguale a quello rimborsabile, per evitare oneri a carico del cittadino. Se è disponibile, però, solo una specialità a prezzo superiore, può consegnarla senza oneri a carico del cittadino, per tutta la durata della carenza del prodotto. Nel caso in cui il medico curante prescriva la “non sostituibilità” del farmaco o l’assistito non accetti la sostituzione, il farmacista deve richiedere al cittadino la differenza tra il prezzo del farmaco dispensato e quello rimborsato. Farmaci generici. Con il termine di farmaci generici si intendono farmaci il cui brevetto è scaduto. Il prezzo di questi farmaci è inferiore a quello dei corrispondenti farmaci “protetti”. In Italia i farmaci generici sono stati approvati nel 1996, ma il loro impiego è scarso a causa della mancanza di incentivazioni. Secondo una ricerca compiuta dal Cervas, il Sistema sanitario nazionale, con l''introduzione dei generici, potrebbe risparmiare centinaia di miliardi all’anno. Per la commercializzazione di un farmaco generico il ministero della Sanità italiano richiede una prova di bioequivalenza con un farmaco già autorizzato. Usa, Germania e Gran Bretagna sono i Paesi in cui la cultura del farmaco generico è già ampiamente sviluppata. Quali vantaggi offrono? Il principale consiste nel permettere al medico di praticare la terapia con i principi attivi che ritiene più efficaci e che è solito utilizzare, a un costo ridotto di almeno il 20%. Ciò li rende notevolmente interessanti, sia per la spesa pubblica, quando i farmaci sono a carico del Ssn, sia per il cittadino, quando deve pagarli direttamente. Il risparmio derivante dall''uso dei farmaci generici consente di inserire in classe A, a totale carico delle Stato, farmaci innovativi, ma costosi, altrimenti non inclusi per motivi di budget.