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05/11/2001

PANE E PASTA CON MARCHIO REGIONALE DI QUALITA' GARANTITA E CERTIFICATA

Manca praticamente solo il logo per far definitivamente partire il marchio, che contrassegnerà i prodotti derivati dai cereali, in particolare pane e pasta. L’iniziativa è stata presentata all’ASSAM dall’amministratore unico Galliano Micucci, dal dirigente del Servizio Agricoltura Sergio Bozzi e da Tonino Fabini, in rappresentanza del Consorzio AIRONE, che raggruppa le associazioni cerealicole della regione. Marchio, certificazione, rintracciabilità, sicurezza alimentare, ma anche caratteristiche organolettiche, sono queste le “parole chiave” di un ambizioso progetto, che prende il nome di “Prodotto garantito e certificato”. Un po’ la logica conclusione di un lavoro che da tempo coinvolge l’ASSAM, su alcune fasi portanti della filiera: in particolare nella sperimentazione e, ormai da tre anni, nella raccolta differenziata delle partite di grano duro, per favorire lo stoccaggio secondo parametri qualitativi. A queste iniziative si è aggiunto anche il coinvolgimento delle ditte di trasformazione, piccole e grandi, dai pastifici fino ai fornai. Così, meno di un mese fa, è stata costituita l’ASSO.CE.TRA MARCHE, l’associazione nella quale sono coinvolti i rappresentanti dei soggetti attivi della filiera: i produttori cerealicoli, la confcommercio in rappresentanza di panificatori e stoccatori, la confartigianato per i panificatori e i piccoli mulini artigiani, oltre a singole ditte che non hanno rappresentanze in regione delle rispettive associazioni nazionali: il pastificio IRIS di Fano, il Molino Stacchiotti per il frumento tenero e ITALCER molino per il grano duro. Si tratta di una associazione volontaria e aperta a chiunque voglia farvi parte e rappresenta la fase di passaggio verso la costituzione di un organismo riconosciuto, con propria personalità giuridica, anche per poter far conto su finanziamenti pubblici. Scopi dell’associazione sono: la gestione dei marchi; la definitiva stesura del relativo disciplinare; l’individuazione dell’ente certificatore per attestare il rispetto delle norme previste nel disciplinare; la scelta del logo – unico a livello regionale – di identificazione del prodotto che ha le caratteristiche dichiarate; l’attività di promozione e pubblicizzazione del prodotto. Un progetto allineato con la politica regionale, volta alla difesa del consumatore, per dare trasparenza a tutte le fasi della filiera e per consentire al produttore di avere un ruolo decisionale. La produzione cerealicola è molto importante per le Marche. Oltre il 40% della superficie agricola è investita a cereali, dove la parte del leone la fa il grano duro, che da solo, occupa il 70%. Un dato significativo quest’ultimo, se si pensa che è superiore alla superficie toscana, oltre 150 mila ettari contro i 140, con una raccolta di 411 mila tonnellate rispetto ai 265 mila della Toscana. (e.r.)