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Prima riunione del CEPA, La Consulta per l’Agroalimentare, che va ad affiancare il Tavolo verde. Sono infatti due momenti distinti, il primo avrà il compito di supporto e di indirizzo e come tale sarà riunito in occasione di momenti particolarmente importanti nello scenario del settore agricolo; il secondo invece sarà un momento di confronto continuo e le sue riunioni saranno più operative e periodiche.
La concertazione è il metodo che ha scelto di darsi questo esecutivo – ha detto l’assessore Luciano Agostini – ma bisogna evitare che gli strumenti si accavallino con confusione di ruoli, per questo si sta concretamente pensando di ridefinire la stessa composizione del CEPA. Strumento che dovrebbe diventare una sorta di Parlamentino dell’agroalimentare, il più rappresentativo possibile delle categorie, ma non solo di quelle, e di tutte le istanze che ruotano intorno al settore primario o che sono comunque ad esso collegate.
Si va quindi verso una nuova formulazione di legge. Anche perchè in questo momento, in cui si tratta di definire il Piano regionale agricolo e il Piano zootecnico, questo appare lo strumento più adeguato per la necessaria consultazione.
Agostini ha anche riferito della riunione di ieri con il Ministro Alemanno, un primo incontro certo, ma complessivamente giudicato positivo. Il Ministro ha detto di voler collaborare con le Regioni, discutendo periodicamente con loro le principali questioni. Le Marche hanno anche presentato una articolata proposta per garantire la possibilità di ricorso a mano d’opera straordinaria in occasione di appuntamenti strategici per l’agricoltura, come ad esempio la vendemmia.
Una maggiore elasticità delle politiche del lavoro era stata inserita nella Finanziaria di quest’anno, poi smentita da una circolare del Ministero del Lavoro. Il Ministro ha assicurato di voler risolvere il problema, che è sentito in tutte le regioni e sollevato dalle stesse organizzazioni di categoria.
(e.r.)
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