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La grave crisi della Lineapiù System, l’azienda di confezioni operante a Matelica e Fossombrone, è stata discussa in Regione in un incontro convocato dall’Assessore Cristina Cecchini a cui hanno partecipato la ditta stessa, le Organizzazioni sindacali di Pesaro e Macerata e le Rsu dei due stabilimenti.
A maggio 2001, la Lineapiù, a seguito della contrazione produttiva e finanziaria, ha avviato la procedura di mobilità per 24 lavoratori di Matelica, su un totale di 58, e 39 su 41 di Fossombrone, decidendo di fatto, in questo secondo caso, la chiusura dello stabilimento. L’intervento della Regione, di conseguenza, si è reso necessario per salvaguardare sia l’attività che i posti di lavoro e ottenere garanzie per i lavoratori sospesi, ma soprattutto attivare le iniziative per ricollocarli.
Su quest’ultimo aspetto l’azienda si è vincolata a cedere l’attività di Fossombrone solo ad imprese che riassumano almeno 25 dipendenti sul totale di 39.
Una possibilità che vedrà impegnata la Lineapiù, ma anche l’Assessorato regionale al Lavoro con progetti che consentano di formare e riqualificare la manodopera da ricollocare, come forma di supporto attivo ai programmi di recupero. Un’azione significativa ed importante che la Regione intende sostenere grazie alle misure europee ed alle normative regionali che fanno parte del ‘pacchetto’ regionale di sostegno e rilancio delle politiche del lavoro.
L’accordo prevede, inoltre, che i 24 lavoratori di Matelica saranno posti in mobilità a partire solo dal prossimo 15 ottobre, ma con serie possibilità allo studio per il loro riassorbimento in altre attività. A tutti i dipendenti in mobilità, comunque, l’azienda riconoscerà l’indennità sostitutiva di preavviso ed un importo di sei mensilità aggiuntive alle competenze di fine rapporto.
Nel contempo la Regione, in contatto con le Organizzazioni sindacali e le Istituzioni, continuerà l’azione intrapresa per predisporre il piano di ricollocamento lavorativo che potrebbe riguardare un numero considerevolmente inferiore di dipendenti.
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