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18/07/2001

INCENDI BOSCHIVI. DICHIARAZIONE DI GRAVE PERICOLOSITA' FINO AL 16 SETTEMBRE. SEVERE LE PENE, FINO A 10 ANNI DI RECLUSIONE.

La giunta regionale, nella seduta di ieri, ha fatto il punto sulla situazione degli incendi boschivi. La concomitanza di tempo meteorologico molto ventoso e siccitoso, insieme a deprecabili comportamenti sono la causa principale degli episodi che stanno colpendo le Marche. Una apposita riunione tra tutti gli operatori si terrà nei prossimi giorni. Va comunque richiamata l’attenzione che esistono precise indicazioni che vanno rispettate e che il relativo decreto di “Dichiarazione di grave pericolosità di incendi in tutto il territorio regionale” è esecutivo già dall’8 luglio scorso, con decorrenza fino al 16 settembre (BUR n. 73 del 4 luglio 2001). L’assessore alle Foreste Luciano Agostini ricorda che, al di là delle norme e delle sanzioni che sono previste, è indispensabile la collaborazione di tutti, sia agricoltori, che escursionisti e turisti in genere: tutti devono astenersi dal bruciare stoppie e residui di ripuliture e coltivazioni, gettare mozziconi di sigaretta, accendere fuochi per cucinare all’aperto. La nuova Legge Quadro sugli incendi boschivi dello scorso novembre ha integrato e modificato il Codice Penale, prevedendo per il reato di incendio colposo la reclusione da 1 a 5 anni. In molti casi è spesso semplice, per le forze dell’ordine e per il Corpo Forestale dello Stato, risalire ai colpevoli, in quanto risulta quasi sempre ben individuabile il punto di innesco dell’incendio. Nel caso poi di incendi, dove sia possibile dimostrare il dolo, la pena prevista è da 4 a 10 anni. “E’ assurdo dover ricordare le sanzioni che si rischiano per la difesa di un bene – conclude Agostini – che da tutti dovrebbe essere considerato di vitale importanza, come sicuramente è il patrimonio forestale, vera ed unica “fabbrica” di aria ed acqua pulite, in grado, inoltre, di prevenire il dissesto idrogeologico e le inondazioni.” La struttura messa a regime per fronteggiare questo periodo è comunque funzionante e prevede: · il servizio di un elicottero per lo spegnimento aereo; · un’azione particolarmente mirata del Corpo Forestale dello Stato, la cui sala operativa è attiva 24 ore su 24; · l’attivazione di 5 squadre, una per provincia, più una dedicata all’area del Parco del Conero, dei Vigili del Fuoco, con il compito di assicurare un monitoraggio, su tutto il territorio, per 12 ore al giorno. Impegno che viene integrato da altre 4 squadre di Vigili del Fuoco che assicureranno la reperibilità per turni giornalieri di 12 ore, in modo da andare a coprire l’intera giornata, · inoltre si è provveduto a potenziare e razionalizzare il sistema delle collaborazioni e delle risorse messe in campo. Si è puntato cioè ad avere un’unica Sala Operativa regionale, a cui fanno capo tutti i soggetti interessati: un coordinamento che avviene a monte, in uno spazio fisico definito, presso la Regione Marche, la quale ha, con proprie risorse, aiutato la messa in rete dei soggetti che da sempre sono in prima linea sul versante della prevenzione e dell’intervento. Sala operativa che riguarda tutte le calamità e non solo gli incendi boschivi. (e.r.)