Ammonta a 12 miliardi di lire la proposta di finanziamento del programma delle azioni innovative del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) relativo al periodo 2000-2006. La proposta è stata approvata, su iniziativa dell’assessore alle politiche comunitarie Carmela Mattei, dalla Giunta regionale, che ha definito anche obiettivi, indirizzi ed orientamenti dei progetti comunitari. I 12 miliardi, di cui 6 a carico della Commissione europea e il resto contributi statali e regionali, serviranno, in particolare, a sostenere e integrare l’innovazione tecnologica, la conoscenza e le informazioni: tre fattori decisivi, secondo la Commissione europea, per aumentare la competitività delle imprese e far fronte alla crescente globalizzazione dei mercati. "Per questo – spiega l’assessore Mattei – occorre promuovere ed organizzare il sistema regionale dell’innovazione attraverso politiche di sviluppo che tengano conto delle diverse specificità economiche, ambientali, culturali e sociali del territorio". Ma è anche importante – precisa – "coniugare un’offerta tecnologica sempre più ampia con una domanda aggregata che risponda alla strategia e alla logica del sistema distretto". La scadenza per la presentazione della proposta alla Commissione europea è fissata per il 31 maggio.
Tra le azioni propedeutiche del programma comunitario figurano l’acquisizione di una più ampia ed aggiornata conoscenza delle innovazioni scientifiche e l’avvio, su base regionale, di un processo di pianificazione dello sviluppo tecnologico ed informativo in grado di assicurare una diffusa cultura dell’innovazione. Il programma prevede, tra l’altro, anche la promozione di misure sperimentali in grado di valorizzare, attraverso i contributi della ricerca scientifica e delle moderne tecnologie telematiche, la competitività del sistema produttivo regionale. Tra gli interventi compresi nel piano rientrano, inoltre, la promozione dell’innovazione tecnologica al servizio delle piccole e medie imprese e l’incremento dei rapporti di collaborazione tra i diversi soggetti - università, centri servizi, pubbliche amministrazioni, enti di formazione, aziende - che operano nel campo dell’innovazione. Previsti, infine, interventi per promuovere lo sviluppo di una società dell’informazione che valorizzi la qualità della vita dei cittadini e l’accessibilità dei servizi della pubblica amministrazione. (s.p.)
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