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26/02/2001

I RUSSI STUDIANO LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE SANITARIA

Il nostro modello sanitario è oggetto di studio da parte della Federazione russa e in particolare della Regione di Chuvash: una delegazione, in rappresentanza di questi due livelli istituzionali, sta concludendo la visita alla nostra regione. Il vice-ministro della Sanità della Federazione Olga Charapova - una donna, come tutte le nove componenti la delegazione – ha raccontato le impressioni nel corso di una conferenza stampa, dopo aver visitato l’ospedale di Torrette, quelli di Urbino e Macerata e l’ASL 7 di Ancona. Questi gli aspetti che hanno colpito di più: l’integrazione dei vari servizi, il pagamento dei ticket, l’organizzazione in dipartimenti, il legame tra cure mediche e intervento sociale, oltre al rapporto tra struttura pubblica e privata. Tutti elementi che sono stati giudicati interessanti e che saranno recepiti dal Piano Sanitario della Federazione russa e da quello della Repubblica di Chuvash, infatti stanno lavorando ad una programmazione che riguarderà il periodo 2001-2005 e sono proiettati verso un sistema di tipo occidentale. L’iniziativa si colloca all’interno del Progetto EU-TACIS (Health Care Management in Russian Federation) di assistenza tecnica-sanitaria alle repubbliche russe ed è finanziato dall’Unione Europea. Le altre regioni oggetto di studio sono il Veneto e l’Emilia Romagna, ma solo la nostra regione è stata visitata, questo anche perché è stata ritenuta più vicina alla Regione russa: infatti le Marche e Chuvash hanno lo stesso numero di abitanti. Il vice-ministro ha detto che devono completamente rivedere il loro modello organizzativo che presenta non pochi problemi, a cominciare dal grande numero di posti letto (11 su 1000 abitanti, contro i nostri 5.5 e i 2.5 della Germania), che comporta una spesa eccessiva che non possono più permettersi. Inoltre è molto bassa l’età media degli uomini, solo 58 anni (per le donne è di 70 anni) e le cause principali di mortalità sono, dopo le malattie cardiovascolari, i traumi (incidenti sul lavoro e stradali) e le intossicazioni e, al terzo posto, i tumori. Il nuovo sistema russo dovrà essere assicurato a tutti i cittadini, tutelando in particolare le fasce più deboli, e sarà articolato per Piani regionali, che saranno necessariamente diversi tra di loro, viste le grandi differenze che esistono tra le Repubbliche, 89 in tutto, aderenti alla Federazione. L’assessore alla Sanità Augusto Melappioni, ha voluto sottolineare che esperienze come questa sono interessanti anche per le Marche, non è solo – ha detto – uno scambio culturale, ma è importante comunque conoscere come lavorano gli altri. (e.r.)