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22/02/2001

IL PIANO TRIENNALE PER LE AREE PROTETTE

Dal 2001 al 2003 finanziamenti per 23 miliardi di lire Pur nell’attuale necessità di contenere le spese a bilancio, la Giunta ha confermato al Piano triennale delle aree protette, le stesse risorse del passato: in totale 23 miliardi di lire dal 2001 al 2003. Sette miliardi e 800 milioni per anno, di cui cinque andranno a sostenere gli interventi d’investimento ed il resto la copertura delle spese di gestione. Fra le azioni d’investimento quelle comprese nel Piano sono: il recupero e la rinaturalizzazione di zone degradate, la rete ecologica regionale, il monitoraggio delle risorse naturali, studi ed analisi faunistici e floristici - anche reintroducendo e ripopolando la fauna selvatica - e gli interventi per l’accesso alle aree delle persone svantaggiate. La proposta di atto amministrativo, varata dalla Giunta su iniziativa dell’assessore Roberto Ottaviani ed inviata all’esame del Consiglio, dimostra quanto l’ambiente sia centrale nelle politiche di sviluppo della Regione e quanto sia importante in quest’ambito il programma delle aree protette. “Azioni – ha detto Ottaviani – che pongono le Marche all’avanguardia rispetto al livello nazionale: i parchi e le riserve naturali costituiti e funzionanti sono nove, di cui due nazionali, più decine di zone per la protezione di animali e piante speciali. Complessivamente l’estensione supera già quel 9% della superficie regionale che il decreto Ronchi aveva fissato come obbiettivo per tutta Italia. Ma c’è di più, il Piano individua anche altre zone che rientreranno in questi tre anni nell’azione di tutela: la riserva naturale di Ripabianca nello iesino – attualmente oasi di protezione della fauna – sarà la prima e poi quelle della Sentina e della Foce del Metauro e i parchi di Valleremita, Alpe della Luna e Monte Cucco.” Ai fondi stanziati per il Piano si aggiungerà un altro miliardo di lire dello Stato per la realizzazione degli interventi riguardanti Appennino Parco d’Europa - APE nelle Marche. “E’ un primo stanziamento – ha aggiunto l’assessore – che verrà implementato da una parte dei 70 miliardi complessivi che presto il Cipe destinerà in tutta Italia ad APE.” Attorno le aree protette – è importante sottolinearlo - stanno nascendo politiche ed interventi di carattere ambientale, sociale e occupazionale di grande importanza per l’economia marchigiana e di altrettanto grande crescita culturale per la regione intera e per le zone interessate. Motivo per cui oggi salvaguardare l’ambiente significa operare per lo sviluppo regionale. (fb)