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17/01/2001

COME PROGETTARE IFTS 2001: IL 24 GENNAIO, SEMINARIO DELLA REGIONE ALLA FIERA DI ANCONA

Favorire l’incrocio mirato domanda ed offerta di lavoro, con la formazione superiore aperta a diplomati, non diplomati, giovani, adulti, disoccupati ed inoccupati ‘Come progettare l’istruzione e formazione tecnica superiore 2001’ è l’argomento del seminario che la Regione organizza mercoledì 24 gennaio alla Fiera di Ancona, rivolto ai dei sistemi universitari, scolastico, della formazione professionale e del mondo del lavoro, interessati a progettare e realizzare attività IFTS. Il seminario, che sarà introdotto dall’assessore al lavoro Cristina Cecchini, è anche un’informativa per gli utenti finali di tali attività: i post diplomati giovani ed adulti, inoccupati, disoccupati o alla ricerca di competenze per un inserimento lavorativo diverso e più avanzato, e i non diplomati in possesso di crediti formativi e lavorativi importanti. L’istruzione e formazione tecnica superiore sta entrando a regime e intende rispondere al bisogno di competenze ‘d’ingegno’ avanzate, diverse da quelle acquisibili nei percorsi universitari e formativi tradizionali, e più vicine alle esigenze del mondo del lavoro. Di fatto era l’anello mancante del circuito formativo e didattico italiano ed é la novità più rilevante nella rivoluzione copernicana che integra i sistemi dell’istruzione e formazione. Chi sono gli utenti finali? I diplomati, cioé i giovani che mirino ad un idoneo inserimento occupazionale adeguato, ad acquisire professionalità spendibili nel sistema di certificazione e/o alla continuazione degli studi nei percorsi formativi successivi. Ma anche adulti occupati per completare e qualificare competenze ed esperienze, ad esempio in funzione della mobilità lavorativa; infine i disoccupati e inoccupati per riconvertirsi verso figure professionali individuate sulla base dell’offerta di lavoro. La vera novità per il sistema Italia, è che possono accedere anche i non diplomati provenienti dalla produzione o dalla formazione professionale. All’ingresso gli aspiranti dovranno possedere competenze alfabetico-funzionali e tecnico-matematiche che verranno ampliate con quelle a carattere giuridico, economico-aziendali, comunicativo-relazionali e organizzativo (pianificare risorse ed obbiettivi, ad esempio). I ‘crediti’ necessari per l’entrata e quelli posseduti in uscita dai ‘tecnici superiori’ saranno valutati da un’apposita commissione. I corsi sono demandati a strutture formate in associazione da realtà appartenenti ai sistemi formativi e dell’istruzione citati: un’ulteriore garanzia d’insegnamento avanzato e completo. Tutto questo e molto altro sarà discusso nel seminario di mercoledì 24 gennaio al quale parteciperanno come relatori i ricercatori dell’ISFOL, i funzionari di Ministero del lavoro e Regione Emilia-Romagna e i presidi degli Istituti scolatici delle quattro province, dove sono stati realizzati i corsi sperimentali nel biennio 1999/2000. (fb)