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16/01/2001

DL 181/2000 PER AGEVOLARE L’INCONTRO FRA DOMANDA ED OFFERTA DI LAVORO: LE GIORNATE DI STUDIO PER GLI OPERATORI DELLA REGIONE, DELLE PROVINCIE E DEI CENTRI PER L’IMPIEGO

“La comprensione da parte di utenti ed operatori delle procedure previste dal recente decreto legislativo é determinante nel passaggio dai vecchi uffici di collocamento alle politiche attive del lavoro ed ai Centri per l’impiego, attivati per favorire l’incontro fra domanda ed offerta.” Così Cristina Cecchini, assessora al lavoro, ha aperto l’incontro formativo sul DL 181 (Disposizioni per favorire l’incontro fra domanda ed offerta di lavoro), rivolto agli operatori di settore della Regione, delle Province e dei Centri dell’impiego, ed al quale hanno partecipato come relatrici la dirigente del Ministero del Lavoro, Anastasia Giuffrida, e quella della Provincia di Torino, Ida Rossi. L’incontro è il primo di una serie di giornate di studio per fornire il servizio di coordinamento e consulenza agli Enti ed alle strutture sulla riforma del collocamento ordinario dei lavoratori, di cui il DL é un momento decisivo. Il decreto definisce innanzitutto le nuove categorie di lavoratori: adolescenti, cioè i minori d’età, i giovani, fino al 25° anno, i disoccupati di lunga durata, alla ricerca del posto da più di 12 mesi, gli inoccupati di lunga durata e le donne in reinserimento lavorativo, quelle cioè che vogliano rientrare al lavoro dopo due anni di assenza. Le nuove disposizioni, poi, impongono al lavoratore determinati comportamenti. Qualora chi appartenga alle categorie indicate, sottoscriva entro il 18 gennaio 2001, presso i Centri per l’impiego, la dichiarazione d’immediata disponibilità al lavoro ottiene le priorità legate alla condizione di disoccupato entro i sei mesi successivi. Successivamente il Centro può disporre ulteriori convocazioni anche mirate e sono previste altre iniziative alle quali il disoccupato o inoccupato è tenuto a presentarsi per usufruire delle politiche attive del lavoro offerte dai nuovi servizi per l’impiego, che potranno spaziare dall’orientamento, verso corsi di formazione professionale, fino alla proposta di uno specifico posto di lavoro. (fb)