I dipendenti in cassa integrazione delle aziende escluse dagli appalti della Telecom nella nostra regione, che hanno manifestato davanti alla sede della Giunta durante uno sciopero di 8 ore, sono stati ricevuti dall’assessore al lavoro, Cristina Cecchini.
Sono stati discussi i risultati dell’incontro conclusosi poco prima con la Ciet e la ‘cordata’ Icot-Cet, ditte che hanno invece vinto gli appalti, al fine di verificare la disponibilità a ricol-locare i circa 200 ‘cassaintegrati’.
L’assessore nelle scorse settimane aveva ottenuto dalla Telecom l’assegnazione a tali imprese già operanti nelle Marche, dell’interramento della rete telefonica nelle zone colpite dal terremoto, finanziato dallo Stato con 40 miliardi di lire: una condizione importante per aprire un tavolo di trattativa.
Ciet e Cet/Icot hanno chiesto due assicurazioni: che i 40 miliardi siano supplementari a quelli degli appalti assegnati e la certezza sui tempi per l’avvio delle opere.
In diretto contatto con Telecom e gli uffici preposti, l’assessore ha garantito il primo a-spetto – gran parte dello stanziamento va al di là dei lavori già previsti in regione – ed ha ottenuto delucidazioni e sicurezze sull’epoca dei lavori.
Stabilito lo stato della situazione, la Cecchini ha poi incontrato i lavoratori in assemblea.
Le conclusioni: la Regione convocherà l’incontro con Telecom, Ciet, Cet/Icot e organiz-zazioni sindacali per decidere l’accordo globale sulla effettiva rioccupazione in tempi brevi.
Contemporaneamente sarà chiesto ai sindaci dei 24 comuni dell’area sisma interessati di stabilire le possibilità di un utilizzo dei lavoratori nell’ambito delle opere collaterali all’interramento della rete telefonica ed elettrica, spettanti ai Comuni stessi.
Regione e Sindacato intendono inoltre fissare con la Telecom e le ditte appaltatrici un tavolo di monitoraggio e coordinamento per governare i processi concordati, controllando, peraltro, di evitare sub appalti che vanificherebbero le speranze dei ‘cassaintegrati’.
Per ultimo proseguirà di pari passo l’azione già avviata dalla Regione per la formazione dei lavoratori verso le nuove tecnologie adottate nella telefonia, una qualificante ipotesi per consolidare i processi di rioccupazione. (fb)
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