“Non può esserci contrapposizione tra salute, sicurezza e tutela dell’occupazione: le politiche di crescita e di competitività devono essere coerenti con gli obiettivi della qualità della vita nei luoghi di lavoro”.
È quanto afferma l’assessore regionale alla Sanità, Augusto Melappioni, che esprime solidarietà verso lo sciopero “simbolico” promosso dalla triplice sindacale per sollecitare interventi che garantiscano maggiore sicurezza nei posti di lavoro.
“E’ un’astensione dal lavoro breve, ma significativa, che aiuta tutti – comprese le istituzioni – a prendere coscienza di un problema di grande rilevanza sociale. Rendere il lavoro sicuro, spezzare la catena di infortuni e morti, è una necessità che deve accomunare l’azione del governo, delle istituzioni locali e delle parti sociali.
L’informazione e la formazione sui rischi in ambiente di lavoro sono i capisaldi dell’azione di prevenzione recepita in Italia dalla normativa dell’Unione Europea con il Decreto Legislativo 626, sostituendo alla vecchia filosofia delle task force di repressione, quella della responsabilizzazione di tutti i soggetti interessati alla gestione della prevenzione. Da questa certezza deve partire, anche nelle Marche, un chiaro impegno – che personalmente mi assumo – per rafforzare la cultura della prevenzione, attraverso un potenziamento delle strutture di controllo e dei servizi della Asl deputati alla vigilanza. Le leggi da sole, però, non bastano. Bisogna cambiare stili di vita e di lavoro. Non è soltanto una questione di regole da rispettare, di obblighi da adempiere; ma una conquista da promuovere per acquisire la consapevolezza che lavorare in sicurezza aumenta la civiltà di un Paese e comprime una parte dei costi sociali che annualmente, e tristemente, va contabilizzata”.
|