“Il metodo della concertazione come base delle relazioni tra il governo regionale e le rappresentanze sociali è una scelta politica e programmatica irreversibile e già in atto. La Giunta regionale si adopererà per superare tutti quegli ostacoli e lentezze che sino ad oggi hanno rallentato la ripresa del tavolo della concertazione. Già in questa settimana la Giunta proporrà ai sindacati un’agenda di lavoro.
Detto questo, la Giunta esprime il proprio stupore per il tono di inusitata virulenza delle dichiarazioni sindacali, immotivato nel merito e in alcuni passaggi addirittura propagandistico (il provocatorio richiamo alla Corte dei Conti è inutile, dal momento che la magistratura contabile controlla già, per suo compito istituzionale, i nostri conti).
Pur non negando infatti che possano esserci stati elementi di incomprensione, tuttavia alcune delle specifiche contestazioni mosse dai sindacati si basano su informazioni non precise, come nel caso dell’Obiettivo 3 e del Piano Socio assistenziale, materie sulle quali vi è stata un’effettiva concertazione.
La scorsa legislatura si è caratterizzata, per unanime riconoscimento come una grande stagione di programmazione concertata di importantissimi strumenti di governo del sistema Marche, fino a giungere all’atto finale del Patto per lo Sviluppo.
Questo accadeva un anno fa e questa nuova Giunta, nei suoi primi cento giorni ha già varato il Piano per lo Sviluppo Rurale, uno strumento da 1300 miliardi ampiamente concordato tra tutte le parti interessate. Lo stesso esodo incentivato dei dirigenti (di alcuni, pochi dirigenti che ne hanno fatto richiesta avendone i requisiti) va in una direzione da tempo concertata: quella dello snellimento della struttura regionale in vista della futura riforma dell’ente. Si tratta di un istituto contrattuale, già applicato in altre regioni, che le nostre rappresentanze sindacali aziendali hanno sottoscritto senza riserve.
La Giunta regionale è ben consapevole della portata dei problemi che l’attendono nel dare attuazione al complesso sistema dei programmi che ha messo in campo per lo sviluppo delle Marche: proprio per questo lavorerà per ricercare la massima partecipazione di tutte le parti economiche e sociali.
La Giunta dà mandato al Presidente di incontrare i sindacati per il prossimo venerdì 6 ottobre, al fine di concordare un calendario completo di incontri in materia di problemi del lavoro, infrastrutture, decentramento amministrativo e Piano Socio assistenziale, sanità e bilancio; al termine verrà fissata la riunione del tavolo della concertazione, previsto dal Patto per lo Sviluppo.
Ciò che però è necessario salvaguardare è l’elemento della chiarezza: i cittadini hanno il diritto di attribuire con certezza le responsabilità di governo a coloro per i quali si è espresso il voto popolare; il rifiuto delle pratiche consociative consiste nel tenere fermo questo principio”.
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