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12/09/2000

SANITA’: DISCIPLINATA LA FORMAZIONE DEI MEDICI SPECIALISTI

La Giunta regionale ha approvato il protocollo d’intesa con l’università degli Studi di Ancona per l’attività formativa post-laurea del personale medico. In tutto diciotto articoli che contengono i principi generali cui debbono ispirarsi le Scuole di formazione specialistica dei medici. Il documento, frutto di oltre tre anni di lavoro della Commissione paritetica Regione-Università, regolamenta il rapporto di collaborazione fra il Servizio sanitario regionale e l’Università degli studi di Ancona. Un lavoro che ha dovuto tenere conto delle modifiche introdotte negli ordinamenti didattici universitari relativamente alle Scuole, dei decreti ministeriali che individuano i requisiti di idoneità delle strutture scolastiche, della direttiva CEE sulla libera circolazione dei medici e sul riconoscimento dei diplomi di specializzazione. L’intesa, oltre a soddisfare le esigenze del Servizio Sanitario, facilita anche l’accesso ai ruoli dirigenziali del Servizio e costituisce la base per gli adempimenti previsti dal decreto legislativo 502/92 sulla riforma sanitaria e dalla legge regionale n.26 del ’96 sul riordino del sistema sanitario regionale. Soddisfatto l’assessore regionale alla sanità, Augusto Melappioni: "’E’ un atto molto importante - spiega - che consente di fare un deciso salto di qualità nella valorizzazione del Servizio sanitario nazionale e del patrimonio culturale e di esperienza professionale dei docenti e dei medici specializzandi. Il tutto nel rispetto delle finalità istituzionali della Regione e di quelle didattico-scientifiche dell’Università". Positivo anche il giudizio di Marco Pacetti, Rettore dell’Università di Ancona: "L’intesa, tra le prime nel suo genere in Italia, pone le premesse per svolgere un buon lavoro in un settore fondamentale per la salute dei cittadini, come quello della specializzazione post-laurea". In base all’accordo, che ha una durata biennale, sono trentuno le scuole di specializzazione attivate nell’anno accademico 2000-2001 presso l’Università di Ancona (vedi scheda allegata, n.d.r.). La "rete" formativa deve avere requisiti di idoneità, tra cui la presenza di strutture e attrezzature adeguate alla didattica, di servizi generali e diagnostici e di un efficace sistema di controllo della qualità delle prestazioni professionali; il compito di verificare i requisiti spetta all’Osservatorio nazionale. Il protocollo disciplina anche il percorso formativo di ciascun studente e ne individua le sedi operative nelle Facoltà di Medicina e Chirurgia, nelle Cliniche a direzione universitaria e, soprattutto, nelle Unità operative a direzione ospedaliera dell’Azienda Umberto I di Ancona, nelle Aziende sanitarie, in quelle ospedaliere e nell’Inrca. La determinazione del fabbisogno formativo è affidata alla Commissione paritetica, che ne regolamenta l’offerta, riservando il 30 per cento dei posti al personale medico dipendente del Servizio sanitario nazionale in servizio nelle Unità operative. La programmazione del numero dei posti è decisa a livello nazionale e non consente, pertanto, un aumento del numero delle specializzazioni programmate, ma solo l’attivazione di ulteriori borse di studio per specializzazioni non finanziate dallo Stato. Di rilievo l’istituzione del tutor, figura didattica dotata di requisiti di elevata qualificazione scientifica. Definiti anche gli standard formativi, le attività per il loro conseguimento e il trattamento economico degli iscritti. Il protocollo d’intesa è ora all’esame della commissione sanità del Consiglio regionale per la definitiva approvazione. (s.p.) SCHEDA Sono trentuno per un totale di quasi cinquecento iscritti LE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DELLE MARCHE In base all’intesa Regione-Università di Ancona, le scuole di specializzazione post-universitaria nell’area medica attivate presso l’ateneo dorico per l’anno accademico 2000-01 sono trentuno: lo stesso numero dell’anno accademico ‘99-2000. L’elenco comprende una vasta gamma di discipline scientifiche: Allergologia e Immunologia clinica, Anatomia Patologica, Anestesia e Rianimazione, Cardiologia, Chirurgia generale, Chirurgia plastica e ricostruttiva, Chirurgia toracica, Chirurgia vascolare, Dermatologia e veneorologia, Ematologia, Endocrinologia e malattie del ricambio, Gastroenterologia, Geriatria, Ginecologia ed Ostetricia, Igiene e medicina preventiva, Malattie infettive, Medicina del Lavoro, Medicina fisica e riabilitazione, Medicina interna, Medicina legale, Microbiologia e Virologia, neurologia, Oftalmologia, Oncologia, Ortopedia e traumatologia, Pediatria, Psichiatria, Radiodiagnostica, Reumatologia, Scienza dell’alimentazione, Urologia. In base ai dati più recenti, gli iscritti al primo anno sono 114, quelli iscritti agli anni successivi 370, per un totale di 484 medici specializzandi. La durata dei corsi varia dai quattro ai sei anni. Le scuole sono dirette dal direttore e dal Consiglio scolastico composto dall’intero corpo dei docenti e da una rappresentanza di specializzandi. Gli insegnanti delle scuole sono scelti tra i dirigenti del Servizio sanitario e tra i docenti universitari. Di rilievo l’istituzione del tutor, figura didattica dotata di requisiti di elevata qualificazione scientifica. (s.p.)