Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
26/02/2020

AREA DI CRISI COMPLESSA FERMANO-MACERATESE: LA GIUNTA APPROVA LO SCHEMA DI ACCORDO DI PROGRAMMA E IL PRRI Cesetti: “La Regione cofinanzia la strategia di rilancio con 15 milioni di euro per un ammontare complessivo di 30 milioni di euro"

La Giunta regionale, nel corso della seduta di lunedì scorso, ha approvato lo schema di Accordo di programma per la riconversione e la riqualificazione industriale (PRRI) dell’area di crisi complessa fermano-maceratese e ha deliberato la quota di cofinanziamento regionale. “Si tratta di un atto fondamentale di questa Amministrazione - commenta l’assessore Fabrizio Cesetti - che rappresenta la fine di un percorso e l’avvio di un altro. Si conclude un processo virtuoso iniziato a maggio 2018, fortemente condiviso da Regione, Enti locali, Associazioni datoriali e Organizzazioni sindacali, impegnati nell’obiettivo comune di costruire una strategia complessiva di rilancio del territorio da proporre al Ministero dello Sviluppo economico e a Invitalia”. Al tempo stesso, annuncia l’assessore “si apre la fase più stimolante e di autentica risposta ai bisogni dell’area, quella in cui le imprese, i lavoratori, i disoccupati e i giovani sono chiamati a mettere in campo progettualità per fare nuova impresa, per riqualificare e diversificare la propria attività, per riorientare le proprie competenze in modo da ridurre la distanza dal mercato del lavoro”. “Ingenti le risorse stanziate - continua Cesetti - la Regione integra i 15 milioni statali con altri 15 milioni tra risorse regionali, FESR e FSE. L’obiettivo è quello di offrire un pacchetto organico e integrato di strumenti e misure per il tessuto produttivo e per creare occupazione nell’area, che include 42 Comuni dei sistemi locali del lavoro di Fermo, Montegiorgio, Montegranaro, Porto S. Elpidio e Civitanova Marche, oltre ai Comuni di Tolentino e Corridonia. E si tratta di un plafond che sia Regione che MISE si sono impegnati a incrementare, se la risposta progettuale ai bandi regionali e nazionali evidenziasse un fabbisogno aggiuntivo rispetto ai fondi assegnati in partenza”. I settori produttivi interessati dagli investimenti, in linea con quanto emerso dai risultati della call di Invitalia scaduta a settembre 2019, non saranno solo quelli delle pelli-calzature e della sua filiera produttiva, ma anche il settore turistico e quello agroalimentare “per esplorare nuove vie di sviluppo e nuove opportunità”, sottolinea Cesetti. Infatti, l’obiettivo della strategia è quello di sostenere il comparto di specializzazione produttiva dell’area, ma anche incoraggiare la diversificazione verso altri settori, supportare il settore agroalimentare e il settore turistico promuovendo l’integrazione con le filiere culturali, le produzioni artigianali e alimentari tipiche, creando un’offerta integrata costa-entroterra, potenziando e riqualificando le strutture ricettive, anche in chiave sostenibile e tecnologica. Un focus particolare sarà dedicato ad accompagnare i processi di aggregazione tra le imprese, a promuovere l’innovazione tecnologica e digitale, a fornire al sistema delle piccole e medie imprese dell’area gli strumenti per migliorare gli scambi commerciali e l’internazionalizzazione. Grazie alla nuova legge 181/89 il Ministero interverrà a favore degli investimenti di dimensione più cospicua, superiori a 1 milioni di euro, la Regione completerà “l’offerta” di strumenti agevolativi con misure di sostegno a progetti di investimento produttivo e di start up, a progetti di innovazione e di digitalizzazione dei processi produttivi di entità più ridotta, e con misure di politica attiva per la formazione permanente e continua, per aiutare le imprese ad assumere i disoccupati e a stabilizzare i contratti precari. Ora il prossimo passaggio è la firma dell’Accordo da parte di tutte le amministrazioni interessate e da quel momento sarà possibile la costruzione e l’emanazione dei bandi e degli avvisi, sia di parte nazionale che regionale.