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18/05/2017

GUSTO E TRADIZIONE MARCHIGIANA AL CENTRO DEL FESTIVAL DELLA BIODIVERSITÀ AGRARIA A SERRAPETRONA. CASINI: “VALORE E RICCHEZZA DEL TERRITORIO DA TUTELARE”.

Si svolgerà a Serrapetrona (MC), il 20 e il 21 maggio, il Festival della biodiversità agraria. Dedicato al gusto e alla tradizione marchigiana, si terrà in occasione della Giornata nazionale della biodiversità agricola e alimentare. Una “due giorni” dedicata ad approfondimenti tematici, degustazioni, racconti della tradizione, oltre a una mostra mercato animata dagli agricoltori custodi della biodiversità agraria marchigiana. Approfondimenti tematici e iniziative di intrattenimento consentiranno ai visitatori di “vivere e gustare un’atmosfera unica, all’insegna della tradizione che sa guardare al futuro”, commenta la vicepresidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura. L’iniziativa è promossa dalla Regione Marche, dall’Assam e dal Comune di Serrapetrona. In coincidenza con la “Notte dei musei” del 20 maggio, presso la Fondazione Claudi saranno aperte al pubblico le mostre su “Vittorio Claudi” e quella paleontologica “Attrezzi, ornamenti, armi e corazze”. Secondo Casini, “la biodiversità è un valore e una ricchezza del territorio da non disperdere, ma valorizzare. È un valore perché frutto della selezione naturale e della conservazione di un patrimonio genetico unico. Una ricchezza perché sinonimo di qualità e sviluppo sostenibile da tramandare alle nuove generazioni”. Le Marche hanno disciplinato la materia con la legge regionale 12/2003 che ha affidato all'Assam la gestione del repertorio regionale e la rete di conservazione della biodiversità. “La salvaguardia delle verità locali ha un valore assoluto per l’agricoltura, perché legata alle tradizioni e alle consuetudini agricole, alle peculiarità agroalimentari che ogni territorio ha saputo promuovere – sostiene l’assessore - Oggi la qualità rappresenta un valore aggiunto che il mercato sa apprezzare e un volano per lo sviluppo delle aree interne. La marginalità di questi contesti, seppure rappresenti un limite innegabile, grazie alla biodiversità agraria diventa un fattore di sviluppo su cui investire, specie a seguito degli eventi sismici che richiedono una nuova progettualità per rilanciare l’economia e il contesto sociale delle aree appenniniche duramente provate dal terremoto”.