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26/10/1999

OLTRE 35 MILIARDI AI COMUNI COLPITI DAL SISMA PER POTENZIARE LE STRUTTURE TECNICHE

Per il triennio 1999-2001 i comuni marchigiani danneggiati dal sisma possono contare sulla rilevante somma di 35 miliardi e 250 milioni di lire da utilizzare per potenziare le loro strutture tecniche ed amministrative impegnate a seguire le pratiche dei lavori per la ricostruzione dai danni del terremoto. Lo ha sottolineato l’assessore all’organizzazione, Bruno Di Odoardo, nell’illustrare la deliberazione, approvata dalla giunta, riguardante un’ulteriore assegnazione ai comuni colpiti dal sisma di 8,25 miliardi di lire. Tale somma, infatti, si aggiunge a due precedenti assegnazioni : di 22 miliardi di lire per ’99 e di 5 miliardi e 200 milioni per il ‘98. Di Odoardo ha messo in rilievo che, attraverso un decreto legge, poi tradotto nella legge n. 226 del 13 luglio ’99, è stata modificata la norma della legge base della ricostruzione, la n. 61/98, allargando lo spettro delle possibili utilizzazioni di tali fondi, non più limitate al solo personale, ma estese anche alle attrezzature. In pratica i comuni hanno la possibilità di costituire delle vere e proprie strutture dedicate alle pratiche del sisma. Va inoltre sottolineato come anche i piccoli comuni, che hanno deciso di associarsi, hanno potuto usufruire di risorse finalizzate per un ammontare di 1 miliardo e 200 milioni di lire. Possibilità che è stata, ad esempio, intelligentemente utilizzata dal comune di Cingoli che si è consorziato con gli altri comuni del comprensorio. Con eccezione dei 5 miliardi del ’98 e di quelli finalizzati ai piccoli comuni, la restante somma risulta così distribuita tra i comuni delle quattro province: 18 miliardi e 78 milioni a quelli della provincia di Macerata, 6 miliardi e 906 milioni ai comuni della provincia di Ancona, 2 miliardi e 59 milioni ai centri della provincia di Ascoli Piceno e 1 miliardo e 339 milioni ai comuni della provincia di Pesaro. “I criteri e la relativa ripartizione dei fondi – ha infine sottolineato Di Odoardo – sono stati concordati con l’ANCI, l’Associazione dei comuni marchigiani, una intesa importante che non è venuta mai meno nelle decisioni e nei passaggi importanti, che sta a testimoniare come il modello seguito nella ricostruzione sia stato coerentemente ispirato, da parte della Regione, alla valorizzazione delle autonomie locali le quali, sul piano gestionale, offrono il massimo della garanzia anche per quanto concerne il controllo e la trasparenza nell’utilizzo delle risorse finanziarie.”