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11/01/2011

APPROVATA IN CONSIGLIO LA PROGRAMMAZIONE DELLA RETE SCOLASTICA REGIONALE – ANNO SC. 2011-2012L’INTERVENTO DELL’ASSESSORE ALL’ISTRUZIONE , MARCO LUCHETTI.

Un piano che valorizza lesistente, pur adeguandosi allesigenza di razionalizzare risorse umane e finanziarie, non rinunciando a potenziare listruzione tecnica e professionale. Questo il giudizio complessivo e pressoche` generale emerso nel dibattito che ha preceduto lapprovazione da parte dellAssemblea legislativa della deliberazione che disciplina la Programmazione della rete scolastica per lanno scolastico 2011/2012. Un grande lavoro della Commissione consiliare ha esordito lassessore regionale allIstruzione , Marco Luchetti nel suo intervento - che ci ha permesso di portare in aula il provvedimento nei tempi utili alle esigenze delle scuole per le iscrizioni al nuovo anno scolastico. Il Piano ha anche registrato un buon indice di collaborazione tra le diverse forze politiche che ha consentito di guardare avanti nel solo interesse degli alunni , lunico ha sottolineato lassessore che ci deve guidare, al di la` dei campanilismi e delle piccole diatribe di potere tra scuola e scuola. Ma lassessore ha posto laccento soprattutto sulla mancata attuazione da parte del Governo dellAccordo Stato-Regione del 2004 che affida le competenze in materia di Scuola alle Regioni in virtu` della riforma del titolo V della Costituzione. Finche` ha detto - non saranno devolute le funzioni che gli spettano, la Regione ha un potere dimezzato, perche` al termine di un percorso di programmazione concertato tra enti locali e istituzioni scolastiche , latto diventa esecutivo solo se lUfficio scolastico dispone di un organico adeguato numericamente e qualitativamente. Noi decidiamo un piano secondo le esigenze del territorio e le offerte formative , ma poi bisogna fare i conti con la disponibilita` effettiva dei docenti che stanno progressivamente diminuendo: piu` di 800 tra docenti e ATA attesi anche per il prossimo anno nellambito dei tagli applicati dal MIUR.. Qui sta il nodo, mentre dovremmo arrivare ad una programmazione dellofferta formativa che faccia dialogare il percorso dellistruzione secondaria con quella Universitaria, che tenga conto delle vocazioni territoriali e dei processi produttivi peculiari nella nostra regione, in modo da connettere efficacemente e realmente Scuola e mondo del Lavoro. Dovremo abbinare percorsi tecnici, professionali e liceali in base alle realta` territoriali, che naturalmente comprendono anche le scuole montane, dove e` ancora presente il problema delle pluriclassi,-ben 121- un problema di qualita` della didattica che deve essere collegato alla risoluzione di problematiche infrastrutturali , dagli edifici alla rete viaria. (ade)