Sono molte le preoccupazioni per i risvolti occupazionali che si possono aprire con le difficolta` della Antonio Merloni, per i lavoratori del gruppo, per quelli dellindotto, per il territorio e quindi il reddito delle famiglie.
E, infatti, un intero territorio che rischia di andare in sofferenza, un territorio dove il 54% della forza lavoro e` occupata nel settore metalmeccanico, un dato questo che non ha uguali nel resto della regione. E fermo e determinato limpegno di Regione e sindacati per la difesa del lavoro e delle prospettive dellintero territorio.
E quanto e` emerso nellincontro di oggi tra il presidente Spacca e il sindacato, sia confederale che di categoria.
Ci vuole, si e` detto, un forte monitoraggio della situazione per comprendere le ripercussioni che potrebbero ricadere sul distretto e sul territorio. Pertanto e` necessario che si attivi una governance credibile in grado di seguire i processi. Positivo quanto manifestato dalla proprieta` a proseguire in direzione di un impegno finanziario a sostegno del piano industriale e creare le condizioni per il consolidamento del Gruppo. Soprattutto serve una forte solidarieta` di tutta la regione nei confronti del territorio fabrianese per favorire i processi di riallocazione delle risorse umane che saranno coinvolti nel processo di ristrutturazione: e` questo limpegno che si sono assunti Regione e forze sociali fortemente preoccupati per i livelli occupazionali.
Nel medio periodo occorrera` lavorare per fare in modo che limprenditoria di Fabriano si allarghi ad altri settori e, nello stesso tempo, cresca e si sviluppi il settore terziario, in modo da alleggerire la fragilita` di uneconomia a struttura monosettoriale .
Regione e sindacati si sono dati una decina di giorni per verificare eventuali nuove situazioni.
Rimane confermato, per il 24 giugno, lincontro a Fabriano tra le Regioni Marche e Umbria. (e.r.)
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