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05/06/2008

DOPO L’AMERICA LATINA LA RAZZA MARCHIGIANA APPRODA NEI BALCANI

Lincontro tra Regione Marche, Regione Abruzzo, Universita` Politecnica delle Marche, Universita` di Teramo, Universita` di Udine, Associazione Euromediterranea e Universita` Agricola di Sarajevo, tenuto nei giorni scorsi in Bosnia Erzegovina, ha segnato una tappa fondamentale nel trasferimento e nello sviluppo di reti di know-how tra le due sponde dellAdriatico. Un ulteriore passo importante per laffermazione del made in Marche in Bosnia e per il consolidamento dei rapporti tra le comunita` adriatiche, che hanno nel progetto di euroregione adriatica il loro punto qualificante e di sintesi. Paolo Petrini, vice presidente della Giunta regionale e assessore con delega allAgricoltura, commenta cosi` lincontro tra allevatori e tecnici del settore zootecnico marchigiano e bosniaco sulla diffusione di buone prassi nellallevamento bovino. La missione in Bosnia Erzegovina, nellambito del progetto europeo Marcbal, ha permesso agli operatori coinvolti di conoscere, attraverso visite in allevamenti bovini locali, le singole realta` zootecniche cogliendone i punti di debolezza, legati principalmente agli ingenti danni procurati dalla guerra, ma soprattutto quelli di forza che ne permetteranno il rilancio economico e sociale. Il territorio del cantone di Una Sana, scelto come area di indagine, si e` infatti dimostrato dal punto di vista climatico e fisico particolarmente adatto allintroduzione della razza marchigiana che sta riscuotendo, in virtu` delle proprie caratteristiche produttive e riproduttive, il favore degli allevatori della Bosnia Erzegovina. Adattabile, rustica e dalle produzioni di ottima qualita` conclude Petrini - la razza marchigiana si conferma ambasciatrice della qualita` made in Marche, conquistando, dopo il successo in America latina, anche i Balcani. Un modello da esportare e unopportunita` per le imprese marchigiane di sviluppo e rafforzamento della propria presenza in questi territori.(f.b.)