Ha fatto il suo debutto oggi il progetto di una struttura assolutamente innovativa, si parla della prima in Italia, che crea uninterfaccia tra clinica ed istituto di ricerca per anziani. E previsto un corpo unico con circa 250 posti letto sistemati in stanze doppie e singole in grado di ospitare dai 13 mila ai 14 mila ricoveri e sei sale operatorie. In totale la superficie coperta sara` di circa 35 mila metri quadri. La struttura costera` circa 70 milioni di euro, a parte il terreno. Da precisare che lelisuperficie ed i parcheggi vanno conteggiati a parte.
Lassessore alla sanita` Almerino Mezzolani ha confermato la scelta di Osimo per lubicazione. Lo ha fatto sulla base di unattenta disamina dei bisogni, della domanda e dei flussi di pazienti che gravitano nellarea metropolitana. I dati presentati confermano infatti che circa il 50% dei ricoveri sono di pazienti over 65 e vanno ad intasare le strutture come Torrette, che devono essere invece liberate per garantire un livello di assistenza di alta specializzazione. A questa considerazione ne va aggiunta unaltra: per indicazione ministeriale, 123 patologie, in gran parte relative alle patologie degli anziani, devono essere considerate attivita` ambulatoriali.
Su questo progetto, considerato di prefattibilita`, ma forse anche qualcosa di piu`, ce` laccordo dei sindaci della zona sud e, adesso, la palla passa ad un tavolo tecnico per valutarne tutti gli aspetti funzionali: infrastrutture di accesso, servizi e quantaltro. Ugualmente necessario e` lapprofondimento sullarea di riferimento: oggi si e` parlato di San Sabino.
Scendendo nei particolari del progetto emerge che il corpo della struttura sara` articolato in tre parti: degenza (8.830 metri quadri), ricerca biomolecolare (5.000 mq), piattaforma tecnologica di diagnosi e cura (6.100 metri quadri). A questi spazi vanno aggiunti i servizi generali sanitari (2.900 metri quadri) e quelli generali non sanitari, come uffici, magazzini, cucina, mensa, bar (6.770).
La struttura clinica sara` in grado di dare totale copertura al fabbisogno attuale e di ospitare qualunque utenza, quindi non solo anziani, dellintera area metropolitana sud. Naturalmente, in questa logica e` previsto il pronto soccorso, la TAC, la PET, la risonanza magnetica, la dialisi, lendoscopia, il centro trasfusionale e la tradizionale diagnostica per immagini.
Come promesso ha detto Mezzolani presentiamo il progetto di prefattibilita`. In questo modo sgomberiamo il campo dai dubbi generati dal ritiro del vecchio progetto. Questa nuova struttura sara` un punto di riferimento per la zona a sud di Ancona ma anche per lintera popolazione marchigiana. E gia` prevista nel piano degli investimenti ed e` considerato dalla Regione una priorita`. Ora il progetto va commisurato allarea a nostra disposizione, ma qualsiasi siano i risultati cercheremo una soluzione condivisa. Carmine Ruta, Dirigente Servizio Salute, che ha ideato e illustrato il progetto, ha portato tutta la documentazione a supporto alle scelte effettuate. Ad ascoltarlo erano presenti i sindaci di Camerano Carmine di Giacomo, quello di Loreto Moreno Pieroni e quello di Castelfidardo Mirco Soprani accompagnato dallassessore Annamaria Nardella. Per Osimo cerano invece gli assessori Francesco Pirani e Francesca Triscari. Soddisfatto dellesito dellincontro il presidente Spacca: Prende forma ha detto - lAgenzia della Terza Eta`, nelle condizioni migliori, con un polo clinico di supporto e una struttura innovativa, paragonabile solo a quella di grandi centri metropolitani. Una struttura che e` pensata per la longevita` attiva, per valorizzare quella parte di vita che puo` essere ancora utile per tutta la comunita`. Non e` un caso che sorga nelle Marche, che sono la regione piu` longeva, dove gli anziani garantiscono una comunita` coesa e solidale, attraverso un solido rapporto con le generazioni piu` giovani. Spacca ha sottolineato, a questo proposito, che non e` un caso neanche il fatto che nelle Marche sia cresciuta e maturata una esperienza nazionale come quella dellINRCA.
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