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22/05/2008

“IL BILANCIO DI GENERE DELLA REGIONE MARCHE”, AL CONVEGNO PRESENTATA LA SECONDA EDIZIONE

Il Bilancio di genere non e` un bilancio separato ma un metodo, una chiave di lettura e di interpretazione differente, nuova, del bilancio della Pubblica Amministrazione: con queste parole lassessora alle pari Opportunita`, Loredana Pistelli, questa mattina ha dato il via al convegno con il quale la Regione ha presentato la seconda edizione del volume Il bilancio di genere della Regione Marche. In una sala gremita, tra cui molti rappresentanti istituzionali, associazioni di categoria, giornaliste ed esperte, si e` fatto il punto sullapplicazione del principio di pari opportunita` in tutti gli interventi regionali. Il bilancio di genere della Regione Marche - redatto con la collaborazione della Fondazione Brodolini, realizzato con lIniziativa Comunitaria INTERREG IIIA (Progetto POPA Pari opportunita` nella Pubblica Amministrazione) e predisposto da un gruppo di lavoro nellambito del progetto Strategie di sviluppo e valorizzazione della valutazione delle politiche pubbliche in unottica di genere e`, secondo Pistelli, un esercizio democratico di chiarezza e trasparenza nella gestione dei fondi pubblici che promuove una migliore distribuzione qualitativa delle risorse, con una sensibilita` alle tematiche di genere. Unattivita` di valutazione che integra la prospettiva di genere a tutti i livelli della procedura di bilancio. Quindi, uno strumento che aiuta a riorientare e riclassificare la spesa pubblica regionale ha confermato lassessore al Bilancio, Pietro Marcolini, nel suo intervento nella consapevolezza della differenza tra uomini e donne. Non deve essere un intervento occasionale, ha ribadito Marcolini, ma una promozione delle pari opportunita` nellanalisi complessiva del bilancio anche con proposte di correzione. Considerando che nelle Marche esiste disparita` sulloccupazione e nella rappresentanza politico-istituzionale, questo lavoro agisce nella programmazione e nella azioni concrete che lamministrazione pubblica mette in campo. Nel corso del convegno e` stato tracciato il resoconto di quanto la Regione Marche ha svolto in materia di bilancio di genere fin dal 2005, basato sull analisi del contesto socio-economico regionale condotta con metodologia VISPO (Valutazione di Impatto strategico sulle Pari Opportunita`) promossa dal Dipartimento per le pari Opportunita` per la valutazione di genere negli interventi regionali. E stata svolta una riclassificazione del bilancio, effettuata in base allimpatto di genere sui beneficiari delle spese e delle entrate in specifici settori di intervento ed un analisi dellavanzamento finanziario. Lattivita` riclassificatoria ha permesso di inserire nella versione definitiva del Bilancio Consuntivo un codice in cui e` riportata la classificazione ottenuta grazie ad unapposita codifica numerica. Nel 2007, lattenzione verso questo importante strumento di valutazione non e` venuta meno ha detto Pistelli - Si e` cosi` deciso di proseguire affrontando lanalisi del Bilancio Consuntivo del 2005, da cui si sono scelti alcuni capitoli di spesa non tradizionalmente legati allanalisi di genere, tranne il capitolo sanita`: turismo, attivita` ricettive, sport e rapporti con le comunita` marchigiane allestero, beni e attivita` culturali, tecnico alla cultura, arti espressive e tradizioni locali delle Marche, sviluppo e gestione delle attivita` agricole e rurali, sistema agroalimentare, ambiente rurale, foreste attivita` ittiche, commercio e tutela dei consumatori, caccia e pesca sportiva. Un approccio di analisi che puo` consentire un cambiamento vero a livello di politiche e sistemi hanno confermato le relazioni di Annalisa Rosselli (Universita` Tor Vergata e Fondazione G. Brodolini di Roma) su Lesperienza della Regione Marche e le prospettive future e di Silvia Sansonetti (Fondazione G. Brodolini di Roma) su La codifica di genere del Bilancio della Regione Marche - che diventa ancor piu` urgente se pensiamo alla discussione che si aprira` sullassetto istituzionale che prevede lattuazione del federalismo fiscale. Non e` uno strumento neutro, ma riflette la distribuzione di potere esistente nella societa` che si manifesta nel compiere le scelte di utilizzo delle risorse ha concluso Pistelli. Alla tavola rotonda, a cui hanno preso parte alcuni assessori al Bilancio e alle Pari Opportunita` delle Province e dei Comuni capoluogo del territorio marchigiano che hanno raccontato la loro esperienza, e` stata delineata una modalita` di lavoro comune per promuovere e far conoscere il processo di innovazione culturale avviato per creare pari opportunita` nel territorio marchigiano. Unanime il plauso alla Regione Marche che si preoccupa di far crescere la consapevolezza degli amministratori sul problema che vede lItalia agli ultimi posti per disegualianza tra uomini e donne.