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20/05/2008

SPETTACOLO: LA NUOVA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE

Fornire un quadro chiaro e coerente di riferimento che assicuri priorita` e razionalita` nellerogazione dei finanziamenti:questo, secondo Luigi Minardi, assessore regionale alla cultura, lobiettivo principale della proposta di legge regionale Disciplina degli interventi regionali in materia di spettacolo, approvata dalla Giunta regionale nella seduta odierna. Con il licenziamento del nuovo testo normativo e la sua trasmissione al Consiglio regionale per la definitiva approvazione, si chiude una lunga fase consultiva - aggiunge lassessore - caratterizzata da unintensa partecipazione e da un atteggiamento molto costruttivo da parte degli enti locali e dei soggetti pubblici e privati. La proposta di legge, una delle prime ad essere approvate sulla base del titolo V della Costituzione che attribuisce alle Regioni poteri concorrenti in materia di programmazione dei servizi culturali, colma, inoltre, un pesante vuoto legislativo in un settore strategico per lo sviluppo del territorio, come quello della cultura, che negli ultimi anni ha fatto registrare una progressiva diminuzione degli investimenti. Quattro, secondo Minardi, i punti piu` importanti della legge: individuazione dei soggetti di primario interesse regionale in ciascuno dei settori dello spettacolo dal vivo e del cinema e dellaudiovisivo; introduzione del fondo di anticipazione per lo spettacolo dal vivo per garantire lutilizzo tempestivo delle risorse statali assegnate fino a un massimo del 90 per cento del con tributo statale riscosso lanno precedente: lerogazione dei contributi - precisa - consentira` di alleviare la sofferenza finanziaria di molti enti costretti a ricorrere alle banche e a pagare pesanti interessi. Oltre a razionalizzare gli interventi finanziari e perseguire obiettivi realizzabili, la proposta di legge consente, anche, ricorda lassessore, di promuovere lo sviluppo e la qualificazione delle sale cinematografiche, affidando ai Comuni lautorizzazione a realizzare o trasformare gli immobili e gli spazi destinati a sale in caso di capienza compresa tra 300 e 500 posti, e alla Regione il compito di rilasciare il permesso per un numero di posti superiore a 500. Il testo, in tutto 15 articoli, contiene aspetti innovativi anche nella promozione e nell organizzazione del settore dello spettacolo dal vivo: teatro, musica, danza, spettacoli di strada e circensi, attivita` cinematografiche e audiovisive, abrogando di fatto vecchie norme regionali, come la legge n. 16 dell81 Promozione delle attivita` culturali e la legge n. 20 del 96 Interventi della Regione a favore dellAssociazione, poi Fondazione Rossini Opera Festival e dellAssociazione Arena Sferisterio Teatro di tradizione per la promozione turistico-culturale, incapaci di affrontare i mutamenti del sistema e di far fronte al progressivo aumento della domanda. In questo senso, assumono particolare rilievo e` sottolineato nella relazione alla proposta - la predisposizione da parte del Consiglio regionale di un piano pluriennale dello spettacolo contenente priorita` e strategie di sviluppo e la presentazione, da parte della Giunta regionale, di un programma annuale di riparto delle risorse secondo criteri legati alla qualita` e alla quantita` delle attivita` svolte. (s.p.) .