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31/03/2008

MARCHE, EMILIA-ROMAGNA, TOSCANA, UMBRIA INSIEME PER AFFRONTARE CON PIU’ FORZA I MERCATI. INIZIATIVA A BOLOGNA PROMOSSA DALLA CNA Anche una nuova rivista tra le quattro Regioni. Spacca: “Reti lunghe e contaminazione tra i distretti per l’internazionalizz

Marche, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria insieme alla CNA per interrogarsi sul sistema competitivo delle piccole e medie imprese nello scenario internazionale, garantendo sviluppo e coesione. Questa liniziativa che si e` tenuta a Bologna, con i Presidenti delle Regioni, sul tema Reti, Innovazione e Coesione sociale. Il presidente Gian Mario Spacca ha sottolineato che la sfida delle Marche e` quella di crescere senza fratture, riprendendo unespressione di Giorgio Fua`, e che questo modello ha portato a risultati positivi, ha consentito una crescita costante e le Marche hanno potuto lasciarsi alle spalle lesperienza di un territorio in sottosviluppo, andando a costituire una sorta di terza Italia che si fonda proprio sulla collaborazione tra territorio e imprese. Ha detto che piu` che le dimensioni delle imprese, e` importante la capacita` di adattarsi al cambiamento, riuscire a conservare questa capacita`. Come? Ancora una volta ci viene in aiuto Fua`, quando sostiene che il fattore fondamentale e` lorganizzazione imprenditoriale. Il distretto tradizionale e` superato. Bisogna guardare alle reti lunghe, che hanno come punto di riferimento lo scenario mondiale: qui sta la sfida. Spacca ha ricordato che le Marche sono la regione piu` artigiana dItalia in rapporto alla sua popolazione e la scelta fatta agli inizi degli anni 90, quanto tutti pensavano di abbandonare i settori tradizionali, quelli classici del manifatturiero per inseguire i bassi costi: le Marche hanno fatto una scelta diversa, qualificando quei settori, investendo in innovazione, qualita`, logistica. Tutti processi che sono stati dettati dallimpresa, si e` interpretato quelle che erano le loro principali esigenze: cosi` la logistica integrata e anche le infrastrutture immateriali, anche con il recente accordo con il Ministro Gentiloni per la banda larga, sia a favore dei cittadini, ma un servizio in piu` per le imprese. Per la formazione e` stato chiesto allUniversita` di investire risorse tenendo conto di progetti che potessero essere trasferiti alle imprese. Non solo reti lunghe, nella nuova logica dei distretti, ma contaminazione tra distretti, cosi` ha chiamato la possibilita` di mettere in rete capacita` innovative trasversali. A questo proposito ha citato lesempio della cantieristica: il valore aggiunto in questo settore, ha detto, non e` data tanto dalla tecnologia, quanto dalla filiera del lusso: la raffinatezza dellebano si sposa con la lavorazione dei pellami di qualita` negli yacht che si costruiscono ad Ancona e Fano. Quindi, l''internazionalizzazione che e` il fiore allocchiello delle Marche, una regione che e` protesa allesterno, uninternazionalizzazione attiva, che piu` che cercare bassi costi di manodopera, ha cercato nuovi mercati Cina, India, Vietnam, Russia producendo per il mercato locale. Ora questo elemento e` indispensabile per crescere e non e` sicuramente appannaggio solo delle grandi industrie: si internazionalizzano anche le piccole e medie imprese. Su questo e` indispensabile pensare in una logica di rete, di sistema, che metta in relazione realta` affini: ecco perche` e` importante liniziativa come quella promossa dalla CNA: non solo per creare un rapporto tra Regioni, ma anche perche` il sistema organizzativo delle imprese, come la CNA, e` supporto indispensabile per favorire questo processo. Concetto largamente ripreso da Vasco Errani, che ha detto che i Paesi piu` avanzati hanno mandato avanti prima il sistema istituzionale e poi sono arrivate le imprese. Hanno preso la parola la presidente Maria Rita Lorenzetti dellUmbria, Federico Gelli, vice-presidente della Toscana (il presidente Martini e` impegnato con la visita oggi del presidente Napolitano). Ha concluso il presidente della CNA nazionale Ivan Malavasi. Presentata anche la nuova rivista della CNA Io limpresa Persone-Capitali-Reti, uno strumento interregionale per tenere i contatti proprio tra queste quattro realta` territoriali e per monitorare i progetti che si faranno insieme. (e.r.)