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31/03/2008

APIRO. INAUGURATA PRIMA CENTRALE BIOMASSE DELLA REGIONE. IL PRESIDENTE SPACCA: UN MODELLO DI RIFERIMENTO PER TUTTI Ambiente, coesione sociale, sviluppo, contributo al deficit energetico

La prima centrale a biomasse delle Marche nasce ad Apiro. Oggi, un breve momento di confronto con tecnici e amministratori, poi linaugurazione ufficiale, con la banda in testa e la soddisfazione generale della cittadinanza. Vi hanno partecipato il presidente Gian Mario Spacca, gli amministratori locali, il presidente della Provincia di Macerata Silenzi, il Prefetto, studiosi, non solo dellUniversita` delle Marche. Un bellesempio di come si possano utilizzare i finanziamenti europei ha detto Spacca - di come si possa dare un contributo autonomo a problemi come leffetto serra, il deficit energetico (il 50% nelle Marche, un punto nero, ha sottolineato), di come comunita` e istituzioni possano collaborare insieme, mettendo in campo una grande capacita` di organizzazione per essere protagonisti, dando risposte concrete al disegno regionale che ricerca lequilibrio tra valorizzazione del territorio, esigenze dello sviluppo e coesione sociale. Insomma un modello ha sottolineato - per tutte le Marche: e` bello vedere, ha aggiunto, come proprio un piccolo centro riesca a sintetizzare questo spirito. La centrale a biomasse 1200 KW assicura energia termica per il riscaldamento e la produzione di acqua calda degli edifici di proprieta` del Comune: oltre al Municipio, la scuola elementare e quella media, il teatro Mestica, la casa di riposo, ma gia` guarda avanti in due direzioni: la produzione di energia elettrica e lerogazione dei servizi alle aziende e alle abitazioni private. Il sindaco Settimio Novelli, ha ricordato come nasce la consapevolezza ambientale, in un comune che gia` sperimenta il fotovoltaico per la scuola materna, la raccolta differenziata dei rifiuti e che, avendo a disposizione un terreno agricolo, ha stabilito di ricavarci una piantagione di pioppi che poi e` quella che principalmente alimenta la centrale, insieme a paglia e altri prodotti dellagricoltura (dove finirebbe per esempio il materiale della pulitura dei fossi?). Perche` qui la salvaguardia dellambiente e` vissuta come una ricchezza: ce` il San Vicino, ce` il lago, ce` lAbbazia di SantUrbano. E limpatto ambientale? In termini di costruzione dellimpianto praticamente nullo; in termini di emissione di CO2 non ce` problema (si utilizza cippato proveniente da pioppi e lanidride carbonica assorbita per fotosintesi dalle piante addirittura supera quella risultante dalla combustione); in termini di produzione di PM10, una significativa riduzione visto che lalta temperatura che si utilizza e` molto superiore a quella normalmente usata e quindi dalla combustione si creano meno residui. Gli aspetti tecnici sono stati illustrati dallassessore comunale Roscani e da Elonora Maldini dellUniversita` di Agraria di Ancona, struttura che ha svolto un ruolo importante nellesecuzione del Progetto; mentre Andrea Bordoni, dellassessorato allAgricoltura della Regione, anche nel suo ruolo di moderatore, ha avuto modo di spiegare il senso del Progetto e come questo si inserisca nella politica della Regione di privilegiare fonti innovative, tenendo docchio la logica di filiera: e` cosi` per quella foreste-agricoltura-legno-energia (lesempio di Apiro), quella che deriva direttamente dalle coltivazioni agricole che danno olio (girasole , colza..), e quella che porta al biogas (residui dei liquami misti ad altre produzioni agricole). Diversi progetti sono in essere. Ha preso la parola anche lassessore provinciale allAmbiente Carlo Migliorelli che ha parlato dei programmi energici ambientali della provincia ed in particolare del bando sul fotovoltaico che ha avuto 250 domande. Concetti ribaditi da Giulio Silenzi, che ha detto che bisogna affrontare il nodo discariche per affrontare con piu` serenita` il futuro. Illustri anche gli ospiti esterni, per uniniziativa nata tutta in casa, ma che ha saputo creare anche allesterno le alleanze: il prof. Massimo Tronci della Sapienza di Roma e Stefano Cevernini responsabile di Certiquality che ha consegnato il certificato UNI ISO 14001/2004 al Comune di Apiro. (e.r.)