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03/03/2008

PER IL PRESIDENTE NAPOLITANO, INTERVENTO DI SPACCA

Benvenuto Presidente. Benvenuto nelle Marche! Un saluto affettuoso, che esprime tutta la gioia per averLa nuovamente tra noi. Nel cuore di una comunita` che Lei conosce benissimo. Un rapporto che si e` consolidato dieci anni fa, in occasione del dramma del terremoto, quando nella Sua veste di Ministro degli Interni ci fu accanto nella fase dellemergenza e nellimpostazione della legislazione della ricostruzione. E 10 anni dopo, nella ricorrenza di quellevento, come Presidente della Repubblica, ha saputo trovare le parole piu` giuste per sottolineare la forza, il coraggio, la capacita` di risposta della nostra gente a quella tragedia. Signor Presidente Le siamo grati per lattenzione e lamicizia che ci offre. I marchigiani sono orgogliosi del loro Presidente, e altrettanto lo sono della Signora Clio, cui va un saluto pieno di calore ed affetto. Ella interpreta perfettamente lidentita` della gente delle Marche: limpegno costante, la determinazione, la mitezza, la resistenza alla fatica, la sobrieta`, la discrezione. Tutti noi nella nostra comunita`, ogni giorno, cerchiamo di meritarci lonore di essere marchigiani, rispettando gli insegnamenti e lo spirito dei nostri padri. Attraverso la passione, il rigore ed il senso di responsabilita` nei comportamenti, e, soprattutto, con la tensione costante ad abbreviare le distanze tra il dire ed il fare, una definizione del riformismo della politica data da Giovanni Falcone, con una espressione di straordinaria incisivita`. Queste virtu` hanno consolidato e rafforzato un modello sociale, economico, istituzionale, che per indici di crescita e coesione oggi pone le Marche nelle posizioni di eccellenza nel nostro Paese. Siamo cosi` in grado di presentarLe indicatori positivi secondo i dati piu` recenti dell ISTAT: una crescita del Pil sostenuta, 2.6 %; un tasso di disoccupazione al 2,7%, il minimo nella storia della nostra regione; una crescita dellexport del +14%, mentre le imprese marchigiane, con i loro marchi piu` prestigiosi, trainano il made in Italy nel mondo; siamo la regione piu` manifatturiera dItalia, e tra le prime 15 regioni dellEuropa a 27, per la quota di occupazione nei settori produttivi; la regione che ha il piu` alto numero di sistemi produttivi locali, pari a quello della Lombardia. Lo spirito del fare pervade tutti i settori non solo lindustria ma lartigianato, il commercio, lagricoltura, la cooperazione, i servizi: e cosi` le Marche sono anche la regione con il piu` alto tasso di imprenditorialita`, misurato dal numero di imprese attive rispetto alla popolazione. Un sistema economico vitale, che sviluppa una strategia competitiva di difesa attiva basata su 2 leve fondamentali: 1) l innovazione, organizzativa, di processo e di prodotto; 2) l internazionalizzazione non la delocalizzazione - ma linternazionalizzazione, che significa guardare soprattutto alle aree di maggior crescita del mondo, dove e` possibile acquisire importanti quote di mercato. Naturalmente esistono anche criticita` settoriali e territoriali, che non sono sottovalutate. Anzi, ce` un grande impegno per limitarne gli effetti, a tutela del lavoro e dei lavoratori. Perche` il lavoro, soprattutto, e` la nostra ricchezza. Le Marche non possiedono rendite di posizione, ne` di natura finanziaria, ne` commerciale o di materie prime. Il lavoro, la creativita`, il fattore organizzativo-imprenditoriale, sono i valori essenziali della nostra gente. Insieme alla coesione della nostra comunita`. Lo sono al punto da rappresentare segni fondamentali di legittimazione sociale. E su questi valori si posiziona anche limpegno prioritario delle istituzioni teso a promuovere condizioni favorevoli, sia per la crescita delleconomia che per la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini. Da una parte, dunque, sostegno allinternazionalizzazione, alla ricerca, allinnovazione, alla formazione, alla diffusione della conoscenza, al rafforzamento dei sistemi logistici ed infrastrutturali. Dallaltra un elevato grado di copertura dei diritti fondamentali della comunita` - salute, istruzione, formazione, sicurezza che divengono elemento di coesione e presupposto per la stessa competitivita` economica. Sono importanti azioni di Governo, cui si aggiungono azioni finanziarie orientate alla riduzione dellindebitamento e dei cosiddetti costi della politica: vorrei rappresentare come il Consiglio regionale delle Marche sia il piu` parsimonioso dItalia. E questo il modello marchigiano, studiato in tutto il mondo, perche` - in contrasto con la teoria economica classica - e` stato capace di alimentare una crescita senza fratture, coniugando sviluppo e coesione, qualita` della vita e del territorio, rigore e responsabilita`. Un modello di convivenza dove lavoro e cultura, innovazione e tradizione, comunita` ed istituzioni si sono incontrate proficuamente, dando vita a storie straordinarie per originalita`, successo e semplicita`, che oggi conoscera` direttamente. Il talento e la creativita` dei marchigiani continuano del resto a ricevere riconoscimenti su scala mondiale, in tutti i campi: ne abbiamo avuto conferma anche nei giorni scorsi, con la consegna del 2 Oscar a Dante Ferretti ed a sua moglie Francesca Lo Schiavo. Signor Presidente, la nostra regione, soprattutto in questa delicata e complessa fase di incertezza, vuole condividere ed essere un riferimento per i problemi della comunita` nazionale. Un riferimento capace di alimentare fiducia in quanti vogliono affrontare il futuro coniugando la crescita con la coesione sociale, nel rispetto dellambiente e del territorio. Le Marche, si propongono come un modello di quella cultura della coesione e della creativita` di cui ha tanto bisogno il nostro Paese, come Lei ha sottolineato nel Suo discorso di fine anno. Per allontanare lo spettro del declino e rilanciare con forza la speranza e la fiducia nel futuro. Signor Presidente, la Sua visita e` particolarmente significativa perche` avviene in un periodo importante per la vita della nostra Repubblica: le celebrazioni del 60 anniversario della Costituzione. Lei rappresenta lunita` nazionale. E lautorevole e convinto Garante della Costituzione, che incarna il patrimonio straordinario di valori di liberta`, di eguaglianza, di giustizia, di pace e progresso sociale, scaturiti dalla storia gloriosa del nostro popolo. Valori vivi, sentiti, che ci hanno consentito sempre, anche a fronte di aspre contrapposizioni, di ritrovare la forza di un cammino comune. Sono valori che garantiscono la linfa vitale della democrazia e che Lei contribuisce a consolidare e diffondere con lesempio della Sua vita e del Suo messaggio. La ringraziamo e gliene siamo particolarmente grati perche` e` una testimonianza che avviene in una fase molto difficile nella vita del Paese e delle Istituzioni. I principi costituzionali sono elementi di forza ed unita` e sono riferimento ineludibile anche per le nuove generazioni. Ed il miglior modo di festeggiare la Costituzione e` proprio diffonderla tra i giovani, chiamati a conoscere la Carta ed a sentirla ispirazione dei propri comportamenti. E per questo che oggi incontreremo i giovani: noi puntiamo su di loro, sulla loro creativita` e genialita`, per costruire un futuro ancora migliore. E per lo stesso motivo che abbiamo scelto Giovanni Allevi - un giovane compositore che avra` occasione di ascoltare questo pomeriggio - quale testimonial della nostra regione. Ma puntiamo anche sul protagonismo e sullesperienza dei nostri anziani, sulla longevita` attiva, cui abbiamo dedicato questo 2008, perche` dobbiamo essere grati a chi, con il lavoro duro di una vita , ha fatto crescere le Marche, e ancora tanto puo` offrire alla nostra comunita`. Signor Presidente, siamo fiduciosi che Lei sosterra` come sempre ha fatto, i diritti ed i progetti della nostra gente. Grazie per essere oggi qui con noi. Grazie, Presidente, da tutti i marchigiani.