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05/02/2008

RISERVA NATURALE REGIONALE DI ROTI, ACQUA DELL’OLMO E CANFAITO. PRIMO ATTO APPROVATO DALLA GIUNTA Amagliani: "Una conquista per un territorio di particolare pregio che va tutelato con giuste misure di conservazione"

Istituire una riserva naturale regionale a Roti, Acqua dellOlmo e Canfaito: e` quanto prevede la delibera della Giunta trasmessa al Consiglio regionale. Listituenda riserva, dalla superficie di oltre 2.540 ettari, presenta un elevato valore naturale testimoniato dalla presenza del sito di importanza comunitaria Monte San Vicino, dalla zona di protezione speciale Monte San Vicino e Monte Canfaito, dai tenimenti demaniali regionali e dalla aree flogistiche Monte San Vicino e Piani di Canfaito. Un territorio di particolare pregio, osserva lassessore allAmbiente, Marco Amagliani non solo sotto il profilo naturalistico, che va tutelato con le giuste misure di conservazione. E dotato di un mosaico di valli di `alta montagna difficilmente rintracciabili in altri ambiti territoriali della Regione, e di ricchezze di carattere storico e culturale. Due valori che anche da soli potrebbero motivare, in futuro, un possibile allargamento dellarea protetta. Considerato laltissimo valore ambientale dellintera area, liter per listituzione della riserva, iniziato dalla Regione nel gennaio del 2006, ha visto da subito il pieno sostegno di WWF, Legambiente, associazioni Spizzichino e Lupus in fabula, Club Alpino Italiano, Italia Nostra e la Federazione nazionale Pro natura. Tra le finalita` a base dellistituzione della riserva, la necessita` di conservare le tipologie vegetali, in particolare le aree floristiche e i biotipi di interesse geologico, paesaggistico e naturalistico (come la Gola di Jana, Bocca de Pecu o Sasso Forato). La salvaguardia di segni antropologici e archeologici come grotte, anfratti e ripari sotto roccia abitati fin dalla preistoria; la tutela di specie animali presenti, in particolare il lupo, il capriolo, il gatto selvatico, il gufo reale, il falco pellegrino o il picchio rosso per cui occorre conservare lhabitat idoneo. Occorre poi salvaguardare il patrimonio storico monumentale, come labbazia di Santa Maria di Rotis, e i valori storici con i segni lasciati dalla resistenza dei gruppi partigiani attivi in questi territori durante la seconda guerra mondiale. A tal proposito lAssociazione Nazionale Partigiani dItalia ha piu` volte sottolineato lo straordinario rilievo storico dellarea, fulcro di numerose e importanti battaglie partigiane culminate con la sconfitta delle truppe nazifasciste del 24 marzo del 1944. Il regolamento disciplinera` la tipologia e le modalita` di costruzione di opere e manufatti, lo svolgimento delle attivita` artigianali o commerciali, sportive, agricole e pastorali, di ricerca scientifica e biosanitaria da affidare ad interventi di occupazione giovanile, di volontariato con riferimento alle comunita` terapeutiche e al servizio civile. Regola inoltre il soggiorno e la circolazione dei mezzi di trasporto, limita le emissioni sonore e provvede allaccessibilita` nel territorio del parco attraverso percorsi idonei per disabili. Nel territorio della Riserva sono vietate tutte le attivita` che possano compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali. La gestione della riserva sara` affidata alla Provincia di Macerata.