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31/01/2008

CANONI DEMANIALI: LE REGIONI CHIEDONO AL GOVERNO LA RIAPERTURA DEL CONFRONTO

Il Coordinamento degli assessori regionali con delega al demanio marittimo, riunito a Roma, ha approvato un documento che chiede al Governo di riaprire il confronto sugli aspetti controversi relativi al demanio marittimo per trovare a soluzioni concertate e condivise. E quanto fa sapere il vicepresidente e assessore al turismo Luciano Agostini che si era impegnato in tal senso con le associazioni di categoria dei concessionari demaniali. Gli assessori nel documento sottolineano la necessita` di costituire un tavolo tecnico che rielabori, con le Regioni e le associazioni di categoria, nuovi criteri per la determinazione dei canoni demaniali che tengano conto delle diverse tipologie, dei periodi di utilizzo e dei differenti regimi giuridici dei beni, lasciando alle Regioni una possibile differenziazione in ragione delle caratteristiche delle strutture ricettive e delle differenti situazioni geografiche, ambientali e socio economiche. Nel documento si richiede inoltre la modifica urgente e improcrastinabile della Legge 296/2006 (finanziaria 2007) per quanto riguarda, in particolare, il calcolo dei canoni riferito alle pertinenze demaniali, in quanto lapplicazione della norma sta creando difformita` interpretative, nonche` una palese disparita` tra le imprese balneari. Le Regioni e in particolare le Marche ha precisato Agostini con il documento hanno voluto manifestare, sul piano politico, la loro ferma contrarieta` agli aumenti dei canoni demaniali determinati in maniera difforme dalle proposte perequative e ragionevoli inoltrate dalle stesse Regioni al competente Ministero; preoccupazione e` stata altresi` manifestata per lo stato di incertezza che regna nel settore. Ci auguriamo ha proseguito lassessore che nonostante lattuale fase politica nazionale, da parte degli organi dello Stato competenti, si comprenda la gravita` della situazione e si trovino, da subito, gli spazi per aprire un costruttivo confronto con tutte le parti, pubbliche e private, per evitare che la prossima stagione balneare si apra allinsegna della incertezza per migliaia di operatori turistici delle Marche e delle regioni interessate. Agostini, infine, dopo aver auspicato che la attuale ferma presa di posizione delle Regioni possa raggiungere lo stesso positivo risultato ottenuto con laccantonamento della proposta daumento indiscriminato del 300 % dei canoni avanzata a suo tempo dal Governo Berlusconi, ha assicurato la costituzione di un tavolo regionale di confronto e concertazione tra tutti gli Enti e i soggetti interessati, comprese le associazioni di categoria dei concessionari demaniali, per aprire una nuova fase in cui la collaborazione interistituzionale unitamente ad una opportuna semplificazione, snellimento e razionalizzazione delle procedure, potranno arrecare notevoli benefici per le imprese balneari che, giustamente, richiedono risposte certe, in tempi brevi.