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13/12/2007

POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO; PISTELLI: "VALORIZZARE IL RUOLO DELLE DONNE”

Anche nelle Marche ce` unemergenza occupazionale femminile. Che si concretizza con la difficolta` di inserimento nel mercato del lavoro specie per le donne con un livello medio alto di istruzione, con bassi salari, con differenziazioni rilevanti sul piano territoriale, con il sempre piu` ampio ricorso a forme di lavoro precario e con il vertiginoso aumento del part-time, passato dal 10 per cento delle occupate nel `93 al 19 per cento nel 2006. Per contrastare questa tendenza, che spesso si traduce in una pesante limitazione delle liberta` di scelta e dei progetti di vita femminili, e` necessario che venga riconosciuto il valore del lavoro delle donne e che la politiche per loccupazione si intreccino inestricabilmente con quella per la famiglia. E quanto ha sottolineato Loredana Pistelli, assessore regionale alle pari opportunita`, nella conferenza di Portonovo su La governance nelle politiche attive del lavoro . Secondo Pistelli, servono politiche di accompagnamento e di orientamento, incentivi allassunzione, politiche fiscali a favore della famiglia. Ma tutto questo non basta. Occorre prevedere forme adeguate di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro: un impegno che deve essere inserito in quello piu` vasto della responsabilita` sociale delle imprese; occorre anche aumentare la durata dei congedi parentali, oggi semisconosciuti e sottoutilizzati, con il coinvolgimento dei mariti e dei partner maschi nella cura dei figli. Lassessore ha poi sottolineato la crescita nelle Marche della propensione al lavoro indipendente, specie nelle aziende di piccola e media dimensione: su 36.391 imprese, quelle guidate dalle donne sono circa 13 mila, pari al 23 per cento del totale; la percentuale sale al 48,4 e al 32,1 nei settori del manifatturiero e dei servizi alla persona. Dati incoraggianti che confermano il crescente protagonismo delle donne nelle aziende, ma che non debbono farci dimenticare ha concluso Pistelli - i problemi delle imprenditrici, nel conciliare il lavoro con la famiglia. (s.p.)