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24/11/2007

IL MINISTRO BIANCHI AD ANCONA, SPACCA: "IL GOVERNO COSA VUOLE FARE DELLE MARCHE?"

Vogliamo capire cosa il governo vuole fare delle Marche, una regione che chiede che venga riconosciuto il suo ruolo e la sua importanza, visti gli ottimi risultati conseguiti sul fronte dello sviluppo e della crescita economica. Cosi` il presidente Gian Mario Spacca si e` rivolto direttamente al ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, nel corso del convegno di Ancona. Spacca ha lamentato una disattenzione del governo nazionale sulla questione delle infrastrutture, sottolineando che tutto quello che si sta realizzando e` in realta` frutto di unattenzione del territorio e di risorse comunitarie o di coinvolgimenti del mercato privato, come nel caso del project financing per luscita a ovest del porto di Ancona. Scelta che verra` replicata per la Fano Grosseto: unarteria stradale che lo stesso ministro Antonio Di Pietro ha detto essere un collegamento fondamentale, perche` unisce il Tirreno con lAdriatico. Spacca ha ricordato a Bianchi che le Marche hanno 27 distretti industriali: due piu` del Veneto e lo stesso numero della Lombardia. Le Marche, inoltre, sono la regione piu` artigiana dItalia, con una forte proiezione allestero. Hanno continuato a svilupparsi nel manifatturiero, ma hanno raggiunto risultati notevoli anche in altri settori. Tra i 50 principali poli produttivi nazionali, nove sono marchigiani, mentre tra i 50 principali poli infrastrutturali, le Marche non sono rappresentate: Un divario pesante ha sottolineato Spacca - che penalizza la regione e che va rapidamente colmato. Un segnale stonato, se soprattutto si considera che anche altri segnali sono negativi, come la soppressione della fermata di Ancona per lEurostar. Adesso si parla pure delleventuale soppressione della fermata di Senigallia. E` chiaro quindi che la filosofia dellamministratore delegato delle Ferrovie dello Stato e` quella di privilegiare lo sviluppo del bacino di Rimini. Le Marche hanno bisogno di rispose chiara. Su queste tematiche abbiamo chiesto anche incontro al presidente del Consiglio dei ministri.