Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
18/11/2007

L’INTERVENTO DELL’ASSESSORE GIACCAGLIA AL FORUM “MARCHIGIANAR”

Da sabato a lunedi` tra Buenos Aires e Mendoza, in Argentina, si tengono due importanti appuntamenti: la Conferenza continentale sudamericana giovanile delle Associazioni dei marchigiani allestero 17 e 18 novembre a Buenos Aires e il Forum di Marchigianar - 19 novembre a Mendoza. Marchgianar e` la prima associazione di imprenditori marchigiani o di origini marchigiane che risiedono in Argentina. Di seguito in sintesi lintervento allappuntamento del 19 a Mendoza dellassessore alle Attivita` Produttive, Gianni Giaccaglia. Circa la meta` dellexport e circa un terzo del PIL nazionali provengono dai distretti , cioe` da realta` caratterizzate da una forte presenza di piccole e medie imprese, aziende queste che creano oltre il 90 per cento delloccupazione nazionale e circa l80 % delle esportazioni. E questo il punto di partenza di qualsiasi ragionamento sulla portata e sullevoluzione dei distretti produttivi. Lassociazionismo e` stato lo strumento, specie per il settore artigiano, attraverso cui si e` cercato di creare quelle economie di scala altrimenti assenti nelle imprese di ridotte dimensioni. Il contributo alla ricchezza, alloccupazione, al benessere ed alla coesione sociale del Paese e delle Marche che limpresa artigiana fornisce e` presente a tutti. Lassociazionismo artigiano ha tradizionalmente un ruolo forte nel fronteggiare e superare le difficolta` che incontra il piccolo imprenditore nelle quotidiane sfide del mercato. Vorrei in proposito ricordare che i centri tecnologici nascono nelle Marche come strumenti di politica industriale volti a favorire i processi di innovazione, diversificazione ed internazionalizzazione del tessuto produttivo regionale che come e` noto si articola su quattro macro distretti industriali. Nel corso degli anni i centri si sono evoluti fino ad assumere un ruolo fondamentale in materia di ricerca e di certificazione di qualita` che oggi appunto rappresentano quei fattori strategici che mantengono elevato il livello di competitivita` sul mercato globale del made in Italy. Le stesse analisi economiche ci dicono che landamento dei distretti e` molto differenziato: vanno meglio quelli che spostano la loro attivita` dalle produzioni di base a quelle con maggior valore aggiunto. Da luoghi fisici geograficamente delimitati di integrazione tra imprese, si cominciano a configurare distretti come aggregazioni di aziende per funzione, organizzate a rete soprattutto grazie alle moderne piattaforme tecnologiche digitali. Sono i cosiddetti meta-distretti, cioe` quelle aggregazioni aziendali che partono dal tessuto manifatturiero e valorizzano le reti lunghe della commercializzazione, del design, dellinternazionalizzazione. Andando con ordine, sono queste le principali linee di intervento su cui si basa il nostro modello di sviluppo. Ricerca e innovazione, qualita`, distretti, aggregazioni aziendali, accesso al credito e capitalizzazione, senza dimenticare artigianato di qualita` e risparmio energetico. E sono questi i principali settori su cui abbiamo incanalato nel 2007 buona parte degli oltre 65 milioni di euro disponibili per il sostegno alle imprese della regione. Ovviamente fondi necessari a centrare questi obiettivi derivano dalle risorse del bilancio regionale, da quelle del Fondo Unico per gli incentivi alle imprese, dallIntesa per lo Sviluppo siglata con le parti sociali e dalle risorse messe a disposizione dal CIPE.