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16/11/2007

INTERVENTO DELL’ASSESSORE GIACCAGLIA SULLO STATO DI SALUTE DELL’ECONOMIA REGIONALE

In questi giorni molti e qualificati sono gli interventi finalizzati ad analizzare lo stato di salute delleconomia marchigiana, le sue reali prospettive di sviluppo e la stessa articolazione dei livelli occupazionali. Nello specifico la Regione Marche ha messo in calendario, in collaborazione con lIstao, un appuntamento particolarmente importante. Venerdi` 30 novembre nella Facolta` di economia e commercio di Ancona ci sara` infatti un vero e proprio summit per capire appunto quale sara` il futuro del nostro sistema produttivo. Mi preme in proposito sottolineare ancora una volta limpostazione che la Regione, gia` da qualche anno, sta perseguendo attraverso sia la programmazione degli interventi a sostegno del sistema produttivo e che e` ben rappresentata dal Piano Regionale per le Attivita` Produttive (PAP) 2007-2009 recentemente approvato dalla Giunta regionale ed ora allesame del Consiglio. Anzi, partendo dal presupposto di non creare traumatiche soluzioni di continuita` ha attivato politiche settoriali mirate a sostenere il sistema economico produttivo agendo proprio sui fattori trasversali della competitivita`, in forte coerenza con gli obiettivi fissati sul piano nazionale e comunitario. Il nostro sistema infatti, per competere con efficienza sui mercati globali, deve contare su un quadro certo di interventi che vanno dalle agevolazioni per laccesso al credito per investimenti, agli incentivi per la ricerca; dalle azioni di trasferimento delle tecnologie - anche attraverso la messa in rete del sistema delle imprese col sistema dellistruzione - alle agevolazioni fiscali; dal sostegno ai progetti di riconversione produttiva a quelli innovativi per aree sistema e a robusti investimenti per la formazione. Lobiettivo di questi ultimi anni e` quello di realizzare nella nostra Regione un sistema fortemente orientato alla qualita` dello sviluppo economico e sociale, allaumento dei tassi di produttivita` e redditualita`, coerente con la sostenibilita` ambientale e sicuramente piu` competitivo. Sotto questo punto di vista ritengo che il quadro di interventi delineato dal PAP possa essere considerato come un forte elemento di mobilita` dellazione pubblica a sostegno delle imprese marchigiane. Oramai da tempo si e` passati da una superata concezione dellaiuto a fondo perduto e a pioggia ad una strumentazione piu` sofisticata capace di ottenere risultati meno congiunturali e piu` consoni ad una visione di medio periodo dello sviluppo dellimpresa utilizzando pacchetti integrati di intervento fine di rendere piu` efficiente ed efficace il sistema di incentivazione regionale. Il nuovo Piano per le Attivita` produttive, di cui sia il Piano operativo regionale 2007-2013 che il programma nazionale Industria 2015 risultano parti integranti e sostanziali, vuole essere la sintesi di un passaggio articolato e ponderato da una azione della governance basata sulla contingenza settoriale a un profilo di sviluppo del sistema produttivo in grado di resistere alle sfide della globalizzazione e della competitivita`. Di conseguenza, anche la struttura di governo amministrativo necessariamente subira` delle trasformazioni in termini sia organizzativi che operativi: non si puo` infatti chiedere solo al sistema delle imprese di innovarsi e adeguarsi ai nuovi contesti senza che questo comporti una rivisitazione delle opzioni e degli assetti sul piano della programmazione e della gestione degli interventi. In buona sostanza, il sistema di governance deve necessariamente confrontarsi con il tema del cambiamento utilizzando questa opportunita` per crescere e far crescere la qualita` dei servizi. Non a caso, governare tutti questi fattori che incidono sulla tenuta delle imprese implica una forte coesione e collaborazione tra tutti i soggetti dello sviluppo della comunita` regionale. Questo ha consentito e consentira` di migliorare la competitivita` del sistema produttivo e laccesso al credito, la promozione dellimprenditorialita` e lincentivazione della ricerca e dellinnovazione a tutti i livelli, sviluppando i processi di concertazione e le relazioni tra gli attori pubblici e privati del sistema. Altro punto sul quale ritengo opportuno soffermarmi attiene al quadro congiunturale. Ci sono, e` vero, segnali di rallentamento della fase espansiva che abbiamo recentemente vissuto cosi` come e` riscontrabile nelle indagini di tipo congiunturale anche a seguito del mutato quadro internazionale che pur con tempi ed intensita` diversi incidono comunque anche per il nostro tessuto produttivo. Nonostante questo, le Marche continuano a registrare tassi di crescita sia sul versante delle esportazioni sia in relazione alla tenuta delle nostre imprese che continuano a garantire una sostanziale stabilita` nel panorama economico nazionale. Un solo dato su cui riflettere: nel 2006 le aziende marchigiane hanno esportato il 14,8% in piu` rispetto al 2005, contro il 3,5% nazionale. In evidenza agroalimentare, pelli, cuoio, calzature, gomma e plastica. Tra il 2002 ed il 2006 lexport regionale ha registrato un incremento del 19,3%. Il sistema Marche risulta quindi fortemente aperto verso lestero, con una forte preponderanza delle esportazioni sulle importazioni . A mio avviso la tenuta del sistema, oltre ad essere determinata dalla capacita` e vivacita` del nostro sistema imprenditoriale e da un elevato livello di coesione sociale, che garantiscono lequilibrio tra crescita economica, sicurezza sociale e tutela territoriale tra i piu` avanzati dItalia, e` favorita da politiche industriali non discontinue e non dispersive che puntano su poche e specifiche linee di intervento. Mi riferisco al sostegno alla ricerca industriale e allo sviluppo precompetitivo, allinnovazione tecnologica, organizzativa e commerciale. Ma anche alla diffusione della qualita` nei processi, ai prodotti, alla qualita` ambientale, a quella etica. Ed ancora, allo sviluppo della finanza dimpresa, al sostegno ai processi di aggregazioni fra imprese per linternazionalizzazione, alla ricerca applicata ed al trasferimento tecnologico, anche nellambito delle politiche distrettuali. Insomma, le Marche come sempre guardano avanti in maniera propositiva e pragmatica. Ed il convegno che la Regione ha organizzato per il prossimo 30 novembre ad Ancona sara` significativa occasione per approfondire da diverse angolazioni alcune di queste fondamentali tematiche.