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15/11/2007

EUROSTAR PER ROMA, I RISULTATI DEL MONITORAGGIO EFFETTUATO DALLA REGIONE MARCHE

La decisione di Trenitalia di ridurre le percorrenze di alcuni servizi Eurostar che interessano anche le Marche con la prevista soppressione della fermata in partenza da Ancona alle 7,05 del mattino e lanaloga fermata nel capoluogo regionale in partenza da Roma Termini alle 17,38 e` immotivata e va in controtendenza rispetto allimpegno che da sempre le Marche hanno profuso per il raddoppio della Orte-Falconara e per potenziare i collegamenti ferroviari tra le Marche, lUmbria e il Lazio. Nei giorni scorsi lAmministratore Delegato del Gruppo Ferrovie ing Moretti ha dichiarato che tale scelta e` determinata dalla scarsa affluenza di viaggiatori in partenza e in discesa nel capoluogo marchigiano. Va detto con decisione che la soppressione della fermata Eurostar nel capoluogo marchigiano non potra`, in ogni caso, essere motivata da parte di Trenitalia per scarse frequentazioni. Anche per rispondere a queste obiezioni si rende opportuno comunicare i dati del monitoraggio, gia` preannunciato dallAssessore ai Trasporti, dott. Pietro Marcolini, nel corso dellincontro per la firma del Protocollo dIntesa tra Regione Marche e RFI per il recupero delle stazioni ferroviarie. La rilevazione e` stata effettuata dai dipendenti regionali nei giorni 8, 12, 13 novembre sui treni Eurostar 9327 e 9332 rispettivamente Ancona (7.05) - Roma e Roma - Ancona (20.55), mentre per venerdi` 9 novembre si e` ritenuto di non procedere alleffettuazione dei controlli in quanto in tale giornata erano previste agitazioni di tutti i settori dei trasporti. La rilevazione regionale, che non ha la pretesa di una rilevazione statistica, mette tuttavia in evidenza che la percentuale degli utenti anconetani rispetto al totale dei presenti in treno allarrivo e alla partenza ad Ancona risulta la piu` importante dellintera tratta residua. Il dato complessivo delle tre giornate monitorate mostra che ad Ancona gli utenti saliti e scesi sono stati il 38,19% del totale dei trasportati, mentre per le singole giornate prese in considerazione il dato e` il seguente: giovedi` 8 novembre il 29,09%, lunedi` 12 il 41,10%, martedi` 13 il 48,67%. Poiche` sulla tratta Ancona-Rimini insistono le fermate di Pesaro, Fano, Senigallia, Riccione e Rimini, e` facile desumere che la frequentazione della fermata di Ancona, punto di snodo anche di passeggeri provenienti da altre parti della regione, e` la piu` importante non solo perche` riguarda il capoluogo di regione, ma soprattutto perche` la sua soppressione priverebbe una quota importante di utenti del collegamento piu` funzionale per recarsi nella capitale e far ritorno comodamente nel capoluogo entro le ore 21,00 al termine della giornata lavorativa. In conclusione, occorre anche sottolineare come la quasi totalita` dellutenza risulti essere marchigiana e su questa la quota della citta` di Ancona la piu` consistente. Appaiono, dunque, del tutto ingiustificati i motivi del cambio di orario se riferiti allesigenza di conseguire con tale scelta una maggiore efficienza ed economicita`.