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22/10/2007

L'AGENZIA PER LA TERZA ETA' NELLE MARCHE, L'IMPEGNO DEL MINISTRO LIVIA TURCO

Assoluta disponibilita`, perche` le Marche offrono una bella opportunita` che serve a tutto il Paese. Con queste parole il ministro della Salute, Livia Turco, ha dato il suo assenso alla realizzazione dellAgenzia nazionale sullinvecchiamento nelle Marche. La sede sara` quella dellIstituto di ricovero e cura degli anziani (Inrca). Il progetto e` stato presentato, in Ancona, nellambito dellincontro sul Piano sanitario regionale 2007/2009 presso lauditorium Montessori della Facolta` di Medicina, inaugurato dal ministro. Recuperando pienamente, dopo molti anni di commissariamento e incertezze, il ruolo di unico istituto di ricovero e cura a carattere scientifico nel nostro paese, vocato alle problematiche dellinvecchiamento ha detto il presidente della Regione, Gian Mario Spacca lInrca si candida a svolgere un ruolo scientifico sia nello scenario nazionale, caratterizzato da grandi cambiamenti demografici, sia allinterno della rete sanitaria regionale. Secondo il ministro, lAgenzia e` un progetto di qualita`, di cui lItalia ha bisogno per costruire una societa` di tutte le eta`. Lagenzia puo` aiutarci a mettere in rete le buone pratiche sperimentate nel territorio. Siederemo attorno a un tavolo per ragionare su come realizzarla. La Turco ha espresso anche un giudizio positivo sul nuovo Piano sanitario della Regione Marche. Ha posto alla sua base direttrici importanti, come la sostenibilita` economica e finanziaria. Non basta chiedere piu` risorse, occorre spenderle bene. Valorizza lefficienza e lequita`, linnovazione, la sicurezza come elemento di qualita` della vita, lintegrazione tra il sanitario e il sociale. I nostri indicatori dicono che quello marchigiano e` un buon sistema sanitario. I cittadini devono apprezzarlo, esserne consapevoli, perche` solo dalla consapevolezza di cio` che si ha, possono scaturire i miglioramenti necessari. Lapprovazione del Piano sanitario, ha ricordato il presidente Spacca, e` avvenuta mantenendo in equilibrio le esigenze di tre diversi livelli: istituzionale, tecnico e aziendale. Il sistema sanitario delle Marche e` caratterizzato da forti vincoli: una mobilita` passiva di 136 milioni di euro, una frammentazione dellofferta, un disomogeneo utilizzo delle opportunita` sociali e sanitarie. Alla luce delle criticita`, il nuovo Piano promuove il superamento degli squilibri, la programmazione di settore, il controllo, la qualita` e lappropriatezza delle prestazioni. Spacca ha ricordato come levoluzione del sistema sanitario costituisca una grande opportunita` di crescita per tutte le Marche: la sanita`, infatti, e` uno dei principali settori produttivi della regione e il valore prodotto da tutta la filiera costituisce una delle prime voci nella composizione della ricchezza, sia a livello regionale che nazionale. Le Marche accettano le sfide del futuro, ha ribadito lassessore alla Salute, Almerino Mezzolani: Il Piano sanitario ha il compito di guidare questo cambiamento. Pesa la frammentazione organizzativa che viene dal passato. Quella che era una pregio, oggi si rivela un limite da superare. Occorre superare la competizione per abbracciare una logica di collaborazione. In questo contesto, larea vasta diventa lanello di congiunzione tra le diverse esigenze del territorio. Lincontro ha registrato anche gli interventi del dirigente del servizio Salute, Carmine Ruta (Lofferta sanitaria deve soddisfare le necessita`, non indurre la domanda), del rettore Marco Pacetti (Leale e reciproca collaborazione tra Stato e Universita` di Ancona), del direttore generale dellInrca, Antonio Aprile (ha presentato il progetto dellagenzia al ministro Turco), del presidente dellInrca, don Vinicio Albanesi, che ha promesso umanita` e scienza nella realizzazione dellAgenzia sullinvecchiamento.