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15/10/2007

LA GIUNTA APPROVA IL PIANO PER LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE 2007 - 2009

Con lapprovazione di questo importante strumento di programmazione realizziamo un forte coordinamento tra obiettivi e strumenti europei, nazionali e regionali. Nel Piano 2007 2009 e` racchiusa la nostra strategia per una regione competitiva e dinamica: sviluppo sostenibile e coesione sociale. Lobiettivo di coniugare benessere e sviluppo viene individuato quale filo conduttore della politica regionale. Con questo strumento abbiamo voluto assumere il territorio, non quale destinatario delle politiche di sviluppo, ma quale fattore competitivo dello sviluppo stesso. Il piano e` in linea con gli orientamenti comunitari e con le linee nazionali sulla politica industriale, che le Marche stesse hanno contribuito a definire in sede di conferenza delle Regioni a Roma. Lindustria e lartigianato continuano a rappresentare il motore dello sviluppo economico regionale, mentre vengono promossi nuovi servizi collegati. Sulle semplificazioni poi, siamo addirittura in anticipo rispetto allimpostazione del governo centrale. Lo ha detto Gianni Giaccaglia, assessore regionale allIndustria, Artigianato ed Energia, commentando lapprovazione da parte della Giunta regionale dello schema di Piano per le Attivita` Produttive 2007 2009. Lattenzione si sposta ora in Consiglio regionale, che dovra` approvare definitivamente lo strumento. Si tratta di un atto molto rilevante per leconomia regionale, in quanto contiene gli indirizzi in materia di politica per le imprese da qui al 2009. Ma non solo, vengono individuate fonti di finanziamento e singole leggi di agevolazione. Aumento della competitivita` del sistema produttivo, sviluppo compatibile, crescita del prodotto interno lordo regionale, lavoro stabile e di qualita` costituiscono i grandi obiettivi che la Regione intende perseguire attraverso i singoli strumenti agevolativi, messi a sistema dal Piano. Ricerca e innovazione, fonti rinnovabili, internazionalizzazione, attrattivita` degli investimenti esteri, finanza innovativa, semplificazione della pubblica amministrazione nei rapporti con le imprese. Questi, coerentemente alla strategia di Lisbona, gli specifici settori dintervento per conseguire gli obiettivi strategici individuati. Per quanto riguarda le fonti finanziarie, queste derivano dalle risorse proprie regionali, dal Fondo Unico regionale, dalle risorse derivanti dal cofinanziamento comunitario di programmi operativi regionali, dalle risorse nazionali, nonche` da quelle che potranno confluire in interventi e programmi integrati derivanti da iniziative congiunte fra Regione e Ministeri (della Ricerca e dello Sviluppo Economico ad esempio). Insomma conclude Giaccaglia - il Piano per le Attivita` Produttive 2007 - 2009, delinea il quadro di riferimento per la realizzazione concreta del ruolo della Regione nello sviluppo territoriale, stabilendone le priorita`. Priorita` coerenti con la riforma del sistema degli incentivi alle imprese che il governo nazionale sta mettendo a punto. Priorita` quali ricerca, trasferimento tecnologico, sviluppo competitivo e formazione, innovazione tecnologica, organizzativa e commerciale, risparmio energetico, qualita`, certificazione ambientale ed etica, finanza dimpresa, distretti produttivi e filiere, internazionalizzazione.(f.b.)