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03/10/2007

PADRE MATTEO RICCI - PROGETTO DELLA REGIONE PER IL DIALOGO ORIENTE-OCCIDENTE APPRODA A PALAZZO CHIGI: MUSEO E MOSTRA PERMANENTE

La Regione ha richiesto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri di dichiarare Evento di interesse nazionale il quarto centenario della scomparsa di Matteo Ricci. Lo rende noto il presidente Gian Mario Spacca, che ritorna sullargomento dopo averlo introdotto nel corso delliniziativa sullinternazionalizzazione del 2 ottobre allAbbadia di Fiastra. Nel 2011, poi, si celebrera` il 150 anniversario dellUnita` dItalia che sara` oggetto di iniziative del Governo in varie centri del Paese. La proposta e` che nelle Marche si realizzi un Istituto per lo sviluppo delle relazioni Italia-Cina e unesposizione permanente sulla figura e lopera del missionario in estremo Oriente. A meta` settembre la giunta regionale ha affrontato questo tema, che si e` concretizzato in un vero e proprio progetto che e` stato inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Spacca ricorda che Padre Matteo Ricci, di origini maceratesi, e` stato un insigne filosofo e scienziato, che ha raggiunto con la forza della sua tenacia la lontana Cina, nel 1580, primo straniero ad essere accolto nella Citta` Proibita, ospite dello stesso imperatore, e, soprattutto, la sua popolarita` in Cina e nel Continente asiatico e` tuttora straordinaria: per rendere lidea spiega il presidente viene vissuto come una sorta di Leonardo da Vinci, per la qualita` dei suoi studi e il suo carisma. La sua instancabile opera, i suoi scritti - di formazione ed educazione, rivolti principalmente ai giovani - sono considerati ancora attuali e hanno aiutato la comprensione del mondo occidentale. A noi piace ricordarlo per aver tessuto le fila del dialogo tra Occidente e Oriente, andando a cercare le affinita`, punti di contatto e di incontro, molto piu` numerosi di quanto si possa credere. Le finalita` dellIstituto sottolinea Spacca riguardano la necessita` di approfondire le relazioni e promuovere progetti di collaborazione tra i due Paesi, favorendo una maggiore conoscenza delle reciproche realta` economiche, culturali e sociali, mentre gli obiettivi dellesposizione permanente puntano alla valorizzazione della figura di Matteo Ricci, la promozione del territorio e il completamento del museo diffuso regionale. Nella scheda del Progetto, inviata al Governo, si entra nel merito delliniziativa. Lesposizione permanente potrebbe essere ospitata dalla Biblioteca Comunale ex palazzo delle Terme. Il museo potrebbe interessare una vasta area delledificio delle terme, attiguo al convento dei Gesuiti, struttura che ha ospitato le scuole frequentate dal giovane Matteo. Inoltre, a poca distanza sorge Palazzo Ricci, alla cui famiglia appartiene lo stesso missionario. Si vuole quindi anche valorizzare i luoghi ricciani della citta` di Macerata. Insomma conclude Spacca unoperazione culturale, che da` prestigio alle Marche, ci colloca come primo ponte con la Cina, ci offre la possibilita` di approfondire scambi e relazioni, interpreta bene il carattere marchigiano di guardare lontano, di essere un naturale e curioso esploratore alla ricerca di sempre nuove opportunita`. (e.r.) PADRE MATTEO RICCI 1552 nasce a Macerata da illustre famiglia 1561 inizia a frequentare il collegio dei Gesuiti di Macerata e continua gli studi sempre a Macerata. 1568 e` alla Sapienza di Roma, iscritto a Giurisprudenza 1571 chiede di diventare novizio della compagnia dei Gesuiti, presso la chiesa di S. Andrea al Quirinale. 1572 inizia un percorso tra Firenze e Roma 1577 fa parte di un gruppo di missionari che la Compagnia dei Gesuiti decide di inviare in Oriente. Inizia il viaggio: Genova, Spagna, Lisbona (unico luogo da cui si poteva partire per lOriente). Parte per Goa, dove approda, dopo un viaggio avventuroso, compreso un faticoso naufragio. 1580 viene mandato a Coci`n per rimettersi in salute. Qui riceve gli ordini sacri. 1582 arriva a Macao, con lintenzione di studiare il cinese ed entrare in Cina. Inizia un percorso non facile ma nel: 1594 e` a Shaozhou, dove fa amicizia con un potente mandarino di cui curera` il figlio e che lo portera` con se` a Nanchino. Ma ormai, Pechino, sta per aprirgli le porte, nonostante ulteriori vicissitudini. 1602 entra a Pechino con unautorizzazione scritta dellimperatore Wanli. Assume il grado di mandarino. Inizia un lavoro incessante e particolarmente apprezzato dai cinesi: ristampa del Mappamondo cinese; stampa di trattati religiosi, tra cui il Sommario della dottrina cristiana e le Venticinque sentenze morali, pubblica la traduzione dei primi sei libri della geometria di Euriclide, in collaborazione con un amico cinese; 1610 muore a Pechino e, per la prima volta in assoluto, viene concesso un terreno dello stato per la sepoltura di uno straniero.