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03/10/2007

SOPRALLUGO DELL’ASSESSORE CARRABS AL LAGO DI SCHIETI

Lassessore regionale alla tutela del Territorio, Gianluca Carabbs, alcuni consiglieri comunali del Comune di Urbino e tecnici, hanno fatto un sopralluogo per accertare la drammatica riduzione di acqua, in termini di profondita` e altezza, che sta minacciano lestinzione del lago di Schieti, il bacino artificiale ai piedi della Valle del Foglia. La Regione Marche non e` confinata esclusivamente tra le mura dei suoi palazzi ha sottolineato Carrabs durante il giro di ricognizione - ma esce sul territorio per risolvere le problematiche della collettivita` marchigiana. Ora e` necessario creare un gruppo di lavoro tra Regione, Provincia, Comune di Urbino ed Universita` per intervenire in maniera sistemica e non invasiva, su questa area lacustre, considerando fauna, flora e sistemazione idraulica. Per questo motivo martedi` prossimo, presso la Provincia di Pesaro e Urbino, si aprira` un tavolo tecnico-operativo per affrontare gli interventi da realizzare, con tutti i soggetti interessati, partendo dal progetto della giunta provinciale pesarese. Oltre a rinaturalizzare il lago ha proseguito lAssessore - occorre stabilire, attraverso un piano mirato e condiviso con gli enti, la destinazione della zona, realizzando una sorta di turismo verde fruibile. Naturalmente, il programma di recupero dellinvaso sara` presentato al ministero dellAmbiente per lacquisizione delle risorse finanziarie. Il bacino artificiale di proprieta` del Comune di Urbino e` ai minimi termini e in alcuni tratti presenta anche una moria di pesci. Ora lo specchio dacqua e` tutto interessato da materiale argilloso, trasportato durante le piene del fiume. Inoltre, la siccita` di questi ultimi periodi, ha contribuito alla riduzione del livello dellacqua. In passato il lago rappresentava un sistema complesso nel quale si esplicavano importanti funzioni di carattere ambientale, naturalistico e di utilita` diretta per luomo. Un ambiente nel quale potevano crearsi e mantenersi habitat estremamente diversificati e complessi, dove trovano fonte di vita numerosissime specie animali e vegetali. A primavera, infatti, si fermavano in queste zone tortore, aironi, folaghe ed anatre. Sicuramente porre limite al degrado ambientale risulta determinante per ripristinare loriginario ecosistema dellinvaso di Schieti. (a.f.)