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24/09/2007

1997-2007: DIECI ANNI SPESI BENE ANCHE PER LA RIPRESA E LO SVILUPPO DELLE ATTIVITA’ ECONOMICHE

I progetti per la ripresa ed il potenziamento delle attivita` economiche dopo il sisma saranno al centro del Convegno che si terra` martedi` 25 settembre, a Fabriano, presso lOratorio della Carita`, con inizio alla 9,30, nellambito del programma di iniziative del decennale del terremoto di Marche e Umbria. La strategia di ricostruzione e sviluppo adottata dalla Regione - ha detto il Presidente Spacca - si e` concretizzata anche nel campo delle attivita` economiche. Si e` subito puntato sul risarcimento del danno subito e sul ripristino, nel piu` breve tempo possibile, delle attivita` che erano state interrotte. La prima ordinanza per le attivita` economiche e` stata approvata dopo solo due giorni dal sisma: il ritorno veloce alla normalita` nelle condizioni di lavoro e` stata una priorita` fondamentale per superare lemergenza e recuperare la fiducia. Si e` sperimentata per la prima volta in Italia anche il beneficio del danno indiretto, con un sostegno specifico per compensare la caduta di fatturato derivante dal sisma: un intervento innovativo e fortemente voluto dalla Regione e dal sistema economico, risultato di fondamentale importanza per la tenuta e la ripresa, soprattutto delle piccole imprese commerciali, artigianali, industriali, agricole. Per tali interventi a favore delle imprese sono stati impegnati nel complesso oltre 25 milioni di euro, con una erogazione quasi totale (98% delle somme stanziate). Spacca sottolinea anche che il risarcimento del danno comunque non bastava. Troppo forte era stato il trauma subito dalla comunita` dopo il sisma. Rilevante era il rischio di un depauperamento economico dellentroterra. Abbiamo cosi` sostenuto con decisione una strategia complessiva di rilancio delle sviluppo, per accompagnare la rinascita ed il potenziamento delle funzioni economiche del territorio. Attivazione immediata dei benefici della busta pesante; programmazione comunitaria; infrastrutture: sono stati tre filoni di intervento centrali per rilanciare la fiducia e lo sviluppo. Il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2000-2006 ha attivato oltre 440 milioni di investimenti; nella nuova fase 2007-2013 siamo riusciti a mantenere invariate le risorse disponibili, a fronte di tagli pesanti per tutte le altre Regioni del Paese. E soprattutto sottolinea Spacca - la Regione ha puntato sulle infrastrutture: e` dopo il sisma che e` nato il progetto viario del Quadrilatero del terremoto. E con tale dicitura, infatti, che il raddoppio di SS76 e SS77, il completamento della Pedemontana, venne inserito per la prima volta quale progetto unitario nellIntesa istituzionale di programma stipulata nel 1998 tra la Regione Marche ed il Governo DAlema. Da subito la Regione Marche, dintesa con lUmbria, ha individuato nel fattore infrastrutturale il principale elemento critico per guardare al futuro e rilanciare lo sviluppo dei territori colpiti dal sisma. Tale genesi non va dimenticata. Al convegno parteciperanno gli Assessori regionali alle attivita` produttive di Marche ed Umbria, Gianni Giaccaglia e Mario Giovanetti, il Direttore del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile Guido Bertolaso e il Presidente della Commissione Anci Terremoto Gianni Fiorentini. In rappresentanza delle categorie economiche e sociali parteciperanno il Presidente di Confindustria Federico Vitali, Il Presidente CNA Giuliano Drudi, il Direttore di Confcommercio Massimiliano Polacco, Marco Manzotti della CGIL, il Presidente Coldiretti Giannalberto Luzi. Durante il Convegno sara` presentato un video sulla ricostruzione; la giornalista RAI Barbara Capponi moderera` i lavori. Rapidita` di Intervento. Il terremoto del 26 settembre 1997 ha inciso pesantemente anche sul sistema delle attivita` economiche delle zone colpite dalla calamita`, interessando oltre mille aziende. In questo caso oltre ai danni materiali causati direttamente alle strutture, capannoni, macchinari e attrezzature, andava fatto fronte alla perdita di presa sul mercato delle tantissime aziende bloccate nella loro attivita` dalla crisi sismica. E per questo che con opportuna tempestivita` Regione e governo centrale hanno adottato, in collaborazione, interventi immediati per fronteggiare la prima emergenza. La prima ordinanza che prevedeva un contributo per limmediata ripresa delle attivita` produttive danneggiate e` stata approvata il 28 settembre 1997, due giorni dopo la prima scossa. Gia` nel dicembre 1997 sono stati erogati i primi contributi in acconto alle attivita` produttive danneggiate. Alta percentuale di realizzo degli interventi: per far fronte allonere derivante dai vari atti adottati dallo Stato, successivi alla prima Ordinanza n. 2668/1997, e recepiti poi dalla Regine Marche, La prima ordinanza stata la n.2668 del 28 settembre 1997, attraverso cui sono stati attivati una serie di interventi volti alla messa in sicurezza degli immobili gravemente danneggiati e al ripristino dei beni mobili distrutti e alle scorte andate perdute: sono stati impegnati 2,4 milioni di euro, erogati alle imprese al 100%. Successivamente, in attuazione della legge 61/98 la somma impegnata ad oggi e` pari a 21,2 mln di euro, di cui sono stati erogati 20,6 mln di euro: il 97%. Questa elevata percentuale di realizzo testimonia che gli interventi adottati dalla Regione erano mirati e coerenti con le reali esigenze del tessuto economico di PMI. Tipologia degli interventi: 4,6 mln di euro dei 21,2 mln di euro impegnati sono stata necessari per la ripresa dellattivita`, mentre la differenza, pari a 16,6 mln di euro, sono stati utilizzati per far fronte al ripristino degli immobili o al riacquisto dei beni mobili danneggiati. Il modello organizzativo decentrato: come per lintera ricostruzione, anche per gli interventi a favore delle attivita` economiche la Regione ha puntato sulla responsabilizzazione degli Enti locali per la gestione operativa delle misure di sostegno. I danni. I primi aiuti erano finalizzati a far fronte ai danni subiti dai beni immobili, mobili e dalle scorte andate distrutte o deperite. Per la prima volta in Italia, dopo il verificarsi di una calamita`, e` stato preso in considerazione il danno da perdita di reddito e di quote di mercato causato dalla forzata sospensione dellattivita`. introdotti criteri premianti nelle leggi regionali a favore di quelle attivita` che ricadevano nei territori colpiti dal sisma. Province maggiormente colpite. Dalla tabella seguente (che riporta i contributi concessi ed erogati) si evince che il terremoto ha interessato principalmente le attivita` economiche delle province di Macerata ed Ancona, meno quelle di Pesaro e Ascoli Piceno. Situazione al 31/12/2006 IMPEGNATO EROGATO ANCONA 7.583.992,19 7.287.016,41 ASCOLI PICENO 352.842,54 349.009,05 MACERATA 14.966.988,39 14.617.140,30 PESARO 71.907,05 70.926,59 TOTALE 22.975.730,16 22.324.092,36 Il settore agricolo. Menzione particolare merita il settore agricolo, sia per la natura dei fattori produttivi (spesso animali) sia per il particolare profilo rurale caratterizzante lentroterra marchigiano. Uno dei settori maggiormente colpiti e` quello agricolo. Strutture danneggiate, stalle pericolanti, ricoveri da garantire ai capi di bestiame. Danni che gia` ad una prima stima appaiono rilevanti: circa 95 milioni di euro, senza tener conto del mancato reddito. Stime complessive per lintero settore agroalimentare, che comprendono le perdite di reddito e i costi per il ripristino del tessuto economico e sociale delle zone interessate dal sisma, parlano di danni per oltre 300 milioni di euro. A queste difficolta` Regione e governo centrale rispondono con la tempestiva messa a disposizione di oltre 5 milioni di euro provenienti dalla legge sulle calamita` naturali. Poi, con la prima Finanziaria utile, ulteriori 400 milioni di euro, a cui si sono aggiunti, a fare da volano, i fondi europei dedicati allagricoltura.