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13/09/2007

INTERVENTO DELL'ASSESSORE ALL'AMBIENTE MARCO AMAGLIANI SUL PEAR

Quando a livello nazionale rimbalzano notizie preoccupanti e preoccupate sul fronte energetico, e` piu` che prevedibile una ricaduta a livello locale: paladini dellenergia che si chiedono se lo strumento di pianificazione regionale, il PEAR, sia adeguato o no a far fronte alle richieste dei cittadini e delle imprese marchigiane nel prossimo futuro. Ma sta di fatto che e` doveroso e importante informare correttamente i cittadini , rassicurare chi si preoccupa, soprattutto se diventa a sua volta fonte di preoccupazione per i cittadini e per il sistema economico. In primo luogo, stando alle informazioni che giungono dal settore dell'energia si nota una straordinaria vitalita` di iniziative in ambito regionale che e` la prova provata di come il PEAR stia finalmente cominciando ad esprimere tutte le potenzialita` di cui e` dotato, come d'altronde era stato ampiamente riconosciuto da molti osservatori indipendenti, sia a livello nazionale che europeo. E sottolineo "indipendenti", perche` e` chiarissimo che coloro che sono portatori di interessi contrastanti con le linee del PEAR, tendono ad evidenziare le pecche di quest'ultimo. Non e` questa la sede per elencare in modo dettagliato tutte le iniziative al momento in corso nella nostra regione, ma si puo` accennare per esempio a due delle principali: il progetto di una centrale elettrica di distretto, a ciclo combinato in cogenarazione della potenza di 86 MW elettrici, da realizzarsi nella Provincia di Ascoli Piceno e attualmente in iter autorizzativo; e la proposta di linea elettrica transadriatica, capace di integrare la rete di trasmissione e distribuzione croata con quella italiana, attraverso un elettrodotto di 400 kV in cavo sottomarino e interrato con potenza di 1000 MW, che collega la stazione di Candia con quella di Konjsko (Spalato). Per tutte le altre iniziative non si puo` andare oltre un sintetico elenco: dagli impianti eolici (10 impianti, per un totale di 133,80 MW installati); le biomasse (12 impianti per una potenza elettrica di 25,5 MW); il fotovoltaico sono realizzati o in fase di realizzazione 628 impianti per un totale di 16,09 MW; il biogas (9 impianti per 8,66 MW); lidroelettrico (34 progetti per 15,94 MW di potenza); per la cogenerazione infine, gli impianti in corso di realizzazione oltre quello citato, sono 38 per una potenza installata di 94,19 MW. E evidente quindi che i numeri parlano da soli, le tante iniziative attivate nelle Marche e finalizzate alla realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica, produrranno una potenza complessiva di 379,18 MW, senza contare il nuovo elettrodotto Ancona-Spalato. Si aggiunga poi la proposta recentissima della Manuli che intende realizzare, nel proprio stabilimento di Ascoli Piceno, un impianto di cogenerazione da 5 MW elettrici. La completa sostituzione dei combustibili fossili sui cui si regge il sistema globale e` un percorso difficile che forse non riusciremo a vedere praticato ne` io ne` il consigliere Bugaro, perche` significhera` soprattutto cambio di mentalita`, di abitudini al consumo, efficienza energetica degli edifici e delle industrie, soddisfacimento dei bisogni primari dei paesi piu` poveri. Ma si deve iniziare. Lo dobbiamo alle generazioni future per trasmettere almeno la speranza di cambiamento. Tutte le giovani generazioni hanno il diritto di sperare in un mondo migliore! E vorrei ricordare al consigliere Bugaro anche le recenti parole di Benedetto XVI a Loreto quando ha invitato a salvaguardare lambiente e a conservarlo il piu` possibile intatto. Il PEAR e` uno strumento pensato ed elaborato anche per questo. La speranza di cambiamento si alimenta anche da universali visioni e non divisioni speciose, da volonta` e obiettivi comuni, lasciando da parte lopposizione per dovere dufficio.