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06/08/2007

UN TRENO PER PECHINO PER IL DISAGIO MENTALE

Partira` l8 agosto da Venezia un treno speciale che trasportera` in viaggio sino a Pechino, attraverso diverse tappe, 209 persone tra operatori, volontari, malati di mente e loro familiari. Obiettivi della spedizione sono quelli di ridurre i pregiudizi nei confronti delle persone che soffrono di disagi mentali, promuovere linserimento di questi soggetti nella societa`, scambiare esperienze con altri paesi stranieri, ribadendo che i malati possono essere guariti non con gli ospedali psichiatrici, ma vivendo insieme gli altri. Il progetto e` stato presentato in conferenza stampa dallassessore regionale alla Sanita`, Almerino Mezzolani, dallassessore alle Politiche sociali della provincia di Ancona, Carla Virili e dal responsabile dellAssociazione nazionale polisportive integrazione sociale (Anpis), Roberto Grelloni. Venti giorni di viaggio con parecchie soste nelle citta` di grande rilievo storico, quali Budapest, Mosca, Irkutsk, Ulan Batohr e tante altre. La carovana sara` seguita anche da una troupe televisiva della Rai che realizzera` un documentario, mentre il diario di questa esperienza sara` pubblicato sul sito del Ministero della salute e venduto nelle librerie con lo scopo di raccogliere fondi per iniziative a favore dei disabili mentali. Durante le tappe ci saranno conferenze ed incontri con le persone del posto. Oltre a sensibilizzare i paesi europei ed asiatici sulla delicata questione sociale, si cerca di promuovere la tutela dei diritti dei disabili mentali anche attraverso alcuni momenti sportivi, come partite di calcio in alcune piazze delle citta` straniere. E uniniziativa straordinaria e molto coraggiosa ha sottolineato Mezzolani - che affronta in maniera originale il problema del disagio mentale. Un vero cambiamento a tutela della salute mentale che la Regione Marche guardia con molto interesse. Ce` la necessita` di sconfiggere tutti i preconcetti rivolti dalla comunita` nei confronti delle persone malate e questo e` possibile attraverso il confronto, lo scambio di idee, cercando di far socializzare operatori, malati, famiglie e cittadini. Sicuramente sosterremo in futuro altri progetti di questo tipo, perche` siamo convinti che e` il modo migliore per trasmettere le nostre competenze anche in altri paesi del mondo. Per la Virili il progetto e` molto innovativo per lazione creativa messa in campo con un presupposto fondamentale: lo stare insieme e` sicuramente positivo e aiuta a guarire dalla malattia. Chi prendera` parte al viaggio puo` essere definito un ambasciatore di buone pratiche, con proprie esperienze e vissuti. Insomma, una nuova cultura antimanicomiale dove si fa strada anche lidea della prevenzione, con il lavoro nella comunita`, nellambiente di vita e di lavoro dei cittadini. Un lavoro rivolto non soltanto ai malati mentali, ma anche alle cause che minacciano la salute mentale di tutti.(a.f.)