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03/08/2007

LA GIUNTA DETTA LE RACCOMANDAZIONI PER I PIANI ENERGETICI AMBIENTALI COMUNALI (PEAC)

Integrare il fattore energia nella pianificazione del territorio, individuando le scelte strategiche per migliorare lo stato ambientale della citta` e del territorio comunale e promuovere luso razionale delle risorse, nella direzione dello sviluppo sostenibile. Questo deve essere lobiettivo del PEAC, il Piano energetico ambientale, di cui i Comuni con popolazioni superiori ai 50 mila abitanti devono dotarsi nellambito del proprio strumento urbanistico. La Giunta regionale ne ha appena varato le Raccomandazioni per la redazione: un documento che si sviluppa in quattro capitoli, riferiti a sostenibilita` urbana ed edilizia, fonti rinnovabili, esempi di interventi e analisi del sito, con cui si suggerisce ai Comuni una possibile prassi procedurale che si articola in una fase conoscitiva e in una operativa. Il PEAC dichiara lassessore regionale allAmbiente, Marco Amagliani rappresenta uno strumento importante, in quanto, come tutti gli interventi di pianificazione del territorio, ha notevoli implicazioni di carattere economico, sociale, occupazionale e soprattutto di carattere ambientale, laddove gli aspetti ambientali sono inscindibilmente correlati con lefficienza energetica e limpiego delle fonti rinnovabili. Nella redazione del PEAC, i Comuni devono seguire gli indirizzi del Piano energetico ambientale regionale (PEAR) e devono tener conto delle ultime indicazioni contenute nella normativa regionale, nazionale e comunitaria, in termini di efficienza energetica, uso razionale dellenergia e utilizzo di fonti rinnovabili. Per finanziare i Comuni che provvederanno alla redazione del Piano, la Regione Marche ha stabilito di destinare la somma di 120.000 euro. Con tali Raccomandazioni continua Amagliani si auspica che tutti i Comuni marchigiani possano dotarsi di un PEAC o che, per piccoli Comuni, possano essere redatti piani energetici ambientali di carattere intercomunale da Comuni associati tra loro e, in alternativa, da Comunita` montane di concerto con i Comuni di appartenenza. Nel merito delle raccomandazioni, lanalisi del sito, ossia del luogo fisico, assume una notevole importanza nellambito del processo della pianificazione urbanistica e della progettazione architettonica ed e` il prerequisito indispensabile per qualsiasi intervento in edilizia sostenibile. Nel rispetto del principio di sostenibilita` urbana ed edilizia, la progettazione architettonica degli edifici dovra` essere volta a realizzare un involucro ottimizzato a scambiare con lesterno il minimo possibile di energia. Andra` poi incentivato limpiego di materiali della tradizione locale e naturali, inteso anche come promozione dei prodotti di territori specifici, per i quali si puo` giungere a sistemi di certificazione di prodotto. Riguardo al ricorso alle fonti rinnovabili (energia solare termica, energia solare fotovoltaica, energia idroelettrica e mini-idro, minieolico, biomasse solide, liquide e gassose), deve essere visto come aggiuntivo rispetto allefficienza energetica, finalizzato a dare risposte ambientalmente compatibili al crescente fabbisogno di energia elettrica. Le raccomandazioni contengono anche esempi di interventi possibili sul territorio comunale relativi al patrimonio edilizio pubblico, asili e scuole elementari, piscine comunali e impianti sportivi, allincremento del verde pubblico, allilluminazione pubblica, a parcheggi pubblici e scambiatori, al settore dei trasporti, a quello agricolo, a quello produttivo industriale e del terziario, a quello alberghiero e della ristorazione. Infine, come novita`, lintroduzione della figura dellenergy manager, di cui lamministrazione comunale puo` dotarsi al fine di sviluppare e dare attuazione a programmi coordinati di uso razionale dellenergia e delle fonti rinnovabili, in grado di migliorare sensibilmente lambiente urbano. (s.g.)