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02/08/2007

I FIUMI, PROTAGONISTI DELLO SVILUPPO DELLE AREE MONTANE

Questa mattina, a Roma, presso la direzione generale della Difesa del Suolo del ministero dellAmbiente difesa del Territorio e del Mare, in un incontro promosso dallassessore regionale Gianluca Carrabs con il direttore Mauro Luciani, e` stata raggiunta lintesa sui punti essenziali dellAccordo di programma per la messa in sicurezza, tutela e valorizzazione degli ecosistemi fluviali. La salvaguardia degli ecosistemi e la tutela della biodiversita` sono fattori e obiettivi di sviluppo imprescindibili: e` questa la filosofia che guida il progetto di Accordo di programma quadro tra il ministero dellAmbiente e Regione Marche per la difesa dei fiumi, Laccordo sara` formalizzato il 5 settembre - in Ancona, presso la sede del governo regionale - quando il ministro Alfonso Pecoraro Scanio firmera`, insieme al presidente della Giunta Gian Mario Spacca, il protocollo dintesa che impegnera` il Ministero a intervenire con risorse finanziarie proprie, pari a 3.500.000,00 euro che sommate a quelle della Regione, consentiranno investimenti complessivi per 5.000.000 di euro. Progetto che servira` per finanziare le opere di rinaturalizzazione dei corsi dacqua principali e secondari tramite la costituzione di boschetti di ripa, la sistemazione naturalistica delle rive, la demolizione di opere sistematorie dannose o inutili e la realizzazione di interventi che favoriscano littiofauna. A questi si integreranno lavori di ingegneria naturalistica avanzata per la sistemazione idraulicoforestale, la bonifica dei terreni di frana e il consolidamento delle pendici. Ma particolare attenzione sara` dedicata anche alla definizione di linee guida per una corretta manutenzione integrata del territorio e al monitoraggio del rischio idrogeologico nelle aree antropizzate. Questa azione strategica segna la continuita` di un impegno che, negli ultimi anni, ha registrato, da parte della Regione, limpiego di quasi tre milioni di euro per la riqualificazione ambientale dei corsi dacqua e dei versanti in frana, attraverso gli strumenti del Piano per lassetto idrogeologico (D.C.R. 116 del 21/01/2004) e della Legge regionale forestale n 6 del 2005. LAccordo di programma quadro intende valorizzare la relazione esistente, nelle Marche, tra i corridoi ecologici della dorsale appenninica che caratterizza i territori delle 13 Comunita` montane e i principali bacini idrografici, attraverso una attivita` di monitoraggio e tutela attiva degli ecosistemi nelle aree protette: i parchi, le aree naturali, le aree SIC e ZPS dei territori montani e sub-montani. La progettualita` del ministero dellAmbiente e dellassessorato regionale alla Difesa del Suolo sara` caratterizzata da una filosofia di rete ecologica, capace valorizzare il dialogo tra fiume, bosco, habitat ittio-faunistico e paesaggio, nellottica della sostenibilita` ambientale ed economica dei territori. Questo progetto - sostiene lassessore Carrabs - garantira` nuove e importanti opportunita` occupazionali e di crescita professionale per i lavoratori marchigiani, interpretando appieno i principi fondanti della Legge n. 97/94 Nuove disposizioni per la aree montane che sostiene la residenzialita` nelle aree montane. Il presidio sul territorio, garantito dalle popolazioni residenti e`, infatti, imprescindibile per la tutela, la cura e lo sviluppo armonico delle aree montane. Il risultato raggiunto, dopo mesi di incessante lavoro, rilancia la tutela, la sostenibilita` e la manutenzione del territorio come linee imprescindibili di un progetto che, ancor prima di tradursi in ricerca scientifica e azioni operative, nelle Marche, segna con forza la filosofia di un modello di sviluppo che parla di umanesimo ambientale che coniuga lecologia con leconomia.