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27/07/2007

Consiglio dei Ministri - INCENDI, STATO DI EMERGENZA NELLE REGIONI DEL CENTRO-SUD

Soddisfazione del presidente Gian Mario Spacca per il provvedimento del Governo che riguarda le Regioni del Centro-sud, relativo alla dichiarazione dello stato demergenza per gli incendi. Le Marche, rispetto ad altre regioni osserva Spacca - hanno avuto un numero di incendi minore, ma le aree interessate sono di vaste proporzioni e soprattutto hanno riguardato zone ad alto valore ambientale e paesaggistico; pertanto il danno che abbiamo subito e` grave sotto diversi profili, compreso quello economico-turistico. Nonostante la situazione di estrema gravita` ed emergenza e` stato garantito un buon livello di coordinamento tra tutte le forze preposte, che hanno trovato un punto di sintesi nel Dipartimento della Protezione Civile regionale e nella sua sala operativa: grazie a questo elemento si e` potuto circoscrivere il numero degli incendi, visto che i controlli hanno consentito di stroncare sul nascere molti focolai. Il coordinamento ha funzionato anche con il livello nazionale, a cui la Protezione civile regionale ha garantito il massimo di informazione con relazioni costanti. Queste le aree piu` colpite divise per provincia: Borgo Pace, Piobbico, Frontone, Cagli nella provincia di Pesaro-Urbino; Genga e Fabriano in quella di Ancona; Cingoli, Apiro, Serravalle, in quella di Macerata; Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Roccafluvione, Montemonaco in quella di Ascoli Piceno. Levacuazione delle abitazioni ha riguardato, in particolare, le zone colpite in questultima provincia. Il riconoscimento dello stato di emergenza prende atto dei gravi danni che si sono avuti al patrimonio boschivo, allagricoltura, allevamenti, alle imprese, soprattutto quelle che lavorano con il legno e al paesaggio. Da queste analisi sara` possibile partire per mettere a punto interventi mirati che consentano un aiuto a chi e` stato danneggiato e una programmazione per riportare la situazione ad una condizione di normalita`, ricostruendo quanto e` andato distrutto. La siccita` ma, purtroppo, anche la colpa e il dolo, hanno reso questo primo scorcio destate molto pesante. Sicuramente la migliore risposta e` ripartire, con il concorso di tutti, degli enti locali, delle Comunita` montane, dei volontari che, anche in questa circostanza, hanno dato prova di grande impegno. Il paesaggio e` il nostro biglietto da visita ha affermato il presidente - quello che presenta non solo il territorio, ma anche la nostra comunita`. Quello marchigiano, per anni, e` stato preservato dalla cura delluomo, consegnando unimmagine di armonia, di solidarieta` e convivenza civile che non vogliamo venga infranta. (e.r.)