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13/07/2007

UNA RETE SCOLASTICA PER MIGLIORARE L’OFFERTA FORMATIVA SU TUTTO IL TERRITORIO

Programmare la rete scolastica regionale secondo precisi criteri e linee guida che consentano, con la modifica del dimensionamento delle autonomie scolastiche e degli indirizzi di studio, una maggiore omogeneita` dellofferta formativa per lanno scolastico 2008-2009. E il contenuto di una recente deliberazione, con la quale la giunta regionale ha trasmesso una proposta al Consiglio, competente per lapprovazione. Siamo alla vigilia di un nuovo ciclo di riforme che stanno investendo il mondo della scuola e che comporteranno innovazione nei metodi e nelle azioni dei soggetti istituzionali interessati - ha spiegato lassessore regionale allIstruzione, Ugo Ascoli- per cui si tratta di una proposta elaborata in fase di transizione che richiede la necessita` di contingenze indifferibili per modificare lorganizzazione o per variare il dimensionamento delle istituzioni scolastiche. I cambiamenti previsti dalle riforme nazionali riguarderanno principalmente la configurazione e lattuazione del biennio obbligatorio di istruzione (fino a 16 anni), il potenziamento dellistruzione tecnica e professionale, la riorganizzazione dellIstruzione e Formazione Tecnica Superiore, la generalizzazione della scuola dellinfanzia e il collegamento con i servizi educativi della prima infanzia. Lo schema proposto dalla giunta regionale prevede per le variazioni del dimensionamento delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado che i Comuni e le Province predispongano dei Piani in base ad esigenze di riequilibrio del territorio, di funzionalita` organizzativa e didattica, alla migliore fruibilita` del servizio, alleconomicita` nellutilizzo delle risorse, alle previsioni demografiche della popolazione scolastica. Per quanto riguarda la variazione degli indirizzi di studio, sia in termini di istituzione che di soppressione, i Comuni e le Province, sempre attraverso una pianificazione da concertare con le istituzioni scolastiche interessate e con le parti sociali, sono tenute a rispettare la vocazione culturale, produttiva e occupazionale espressa dal territorio, a distribuire piu` efficacemente lofferta formativa, a garantire lesercizio di scelta delle famiglie, a rispettare le dinamiche demografiche. Le Province dovranno, inoltre, verificare la disponibilita` di attrezzature e strutture idonee allattivazione di un nuovo indirizzo e ladeguatezza della rete di trasporto. Perche` la giunta regionale possa predisporre il piano regionale della rete scolastica, entro il prossimo 15 ottobre le Province dovranno trasmettere alla Regione e allUfficio Scolastico regionale i piani provinciali di programmazione che comprendono anche i piani approvati dai Comuni. (ade)