Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
06/07/2007

FERMO BIOLOGICO, LUNEDI’ A ROMA SI DISCUTONO LE MODALITA’ ATTUATIVE PER IL 2007

Recentemente e` stato autorizzato dal Governo lo stanziamento di dodici milioni di euro per le spese derivanti dallattuazione del fermo biologico relativo alla pesca marittima. Lunedi` prossimo a Roma verranno discusse le modalita` attuativa per lanno in corso, che si prevede saranno in linea con quelle relative agli anni precedenti. Introdotto in Italia nel 1988, il cosiddetto fermo pesca consiste in un periodo di interruzione dellattivita` che interessa le imbarcazioni abilitate alla pesca a strascico e volante. La misura nasce come forma di tutela della risorsa ittica, tutelando la riproduzione delle specie oggetto di cattura. Il fermo, tuttavia, non ha mancato di suscitare polemiche ed opinioni contrastanti sia fra i biologi della pesca sia fra gli operatori del settore ittico e turistico. Infatti un periodo di interruzione unico applicato su aree molto vaste, non permette a tutte le specie ittiche di trarre il dovuto beneficio a livello riproduttivo. Alcune delle specie di maggior interesse commerciale si riproducono in periodi dellanno o leggermente precedenti o del tutto diversi da quelli di riposo biologico. Inoltre per quel che riguarda gli operatori del mondo della pesca, della ristorazione e del comparto turistico in generale, il problema principale e` determinato dal fatto che il fermo limita la pesca nel periodo estivo, quello cioe` in cui si riscontra la piu` alta richiesta soprattutto da parte dei ristoratori visto lelevato afflusso turistico. Sarebbe opportuno osserva lassessore allAgricoltura Paolo Petrini - riconsiderare i metodi di applicazione del fermo: diversificarlo in base alle specie, alle tecniche di pesca e alle aree geografiche, evitando riflessi negativi sul turismo marittimo in un periodo dellanno di elevata affluenza. Loccasione per una rivisitazione di questa misura di tutela e` offerta dallentrata in vigore del nuovo Fondo Europeo per la Pesca (Fep), che per la prima volta prevede un cofinanziamento europeo per il fermo. In aggiunta allaspetto finanziario, sia il Fep sia il nuovo Regolamento Mediterraneo approvato dallUnione Europea, introducono concetti nuovi alla base della gestione delle risorse. Inoltre occorre considerare la distribuzione di competenze e responsabilita` tra Stato e Regioni. Finora prosegue Petrini - il fermo biologico e` stato gestito dallamministrazione centrale. Da dieci anni pero` le competenze relative alle tematiche di pesca sono di fatto passate alle Regioni. Pertanto sarebbe piu` logico che anche la misura dellarresto temporaneo, inserita in un contesto di tutela della risorsa piu` articolato, fosse gestita in collaborazione tra Regioni e amministrazione centrale con benefici sicuri per tutte le categorie e gli operatori coinvolti nel settore della pesca.(f.b.)