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04/07/2007

IL FUTURO DELL'INRCA, INTERVENTO DELL'ASSESSORE GIANNI GIACCAGLIA

LUmberto I a Torrette, il Lancisi a Torrette e, in prospettiva, il Salesi sempre allinterno del polo ospedaliero regionale di Torrette, hanno comportato e comporteranno oggettive modifiche a tutte quelle operazioni di primo soccorso che coprivano i bisogni del centro storico del capoluogo. So bene, per essere stato vicesindaco di Ancona per diversi anni, cosa significhi tutto questo per la citta` e per la salute degli anconetani. Sono quindi perfettamente consapevole che, al piu` presto, dovra` essere attivato un punto di primo intervento allINRCA, proprio perche` sara` la stessa struttura ospedaliera a rendere disponibile quanto necessario per garantire che il primo intervento funzioni e i tempi di attesa degli utenti a Torrette possano essere ridotti al minimo indispensabile. SullINRCA vorrei aprire una doverosa, quanto indispensabile, parentesi; vorrei cioe` sottolineare lesigenza, per lIstituto, di recuperare quelle funzioni di studio e di ricerca per le quali e` nato e per le quali si e` conquistato un posto di preminenza a livello nazionale. Purtroppo, nel tempo, lINRCA ha parzialmente perso questa sua connotazione, trasformandosi in una sorta di ibrido con una spedalizzazione sempre piu` invasiva, rispetto alla ricerca. I lunghi anni di commissariamento dellIstituto non hanno, del resto, favorito le condizioni per il recupero delle funzioni originarie, ma anzi hanno spinto sulla ospedalizzazione, determinando doppioni con le altre strutture sanitarie presenti sul territorio. A mio avviso, pertanto, la ristrutturazione generale dellattivita` dellIstituto si impone per arrivare a una razionalizzazione dei servizi sanitari e a una piu` accentuata caratterizzazione della ricerca. Muovendosi in questa direzione, probabilmente gli spazi esistenti alla Montagnola potrebbero non essere sufficienti. In questo caso, ritengo che si debba ragionare in unottica di area vasta (Ancona Sud potrebbe essere ottimale) e che quindi non ci si debba arroccare su delle posizioni precostituite o su dei protocolli di intesa che potrebbero risultare superati. Si tratta di ragionarci sopra, nella consapevolezza di garantire allINRCA gli spazi e le risorse necessarie per far si` che lIstituto possa tornare agli originari livelli di eccellenza per la ricerca e la cura degli anziani. Questo e` lobiettivo primario da centrare, al di la` e al di fuori di ogni inutile campanilismo. Ovviamente, qualora, lINRCA dovesse essere localizzato, nel tempo, in unaltra area, occorrera` attrezzare al meglio alcuni spazi dellex Umberto I, perche` appunto alla citta` venga garantito, comunque, un punto di primo intervento, in grado di dare risposte efficaci e tempestive alle emergenze.